[22/05/2008] Acqua
LIVORNO. Una giornata mondiale della biodiversità dedicata all’agricoltura non può certamente ignorare l’acqua, diventato uno dei problemi mondiali che si va facendo sempre più acuto, fino a scatenare veri e propri conflitti armati ed esodi biblici.
Senza l’acqua l’agricoltura e l’acquacoltura e la pesca non sarebbero possibili, ma l’aumento della domanda a causa di tecniche agricole e di allevamento estensive ed industrializzate sta mettendo in grave difficoltà l’approvvigionamento idrico e i servizi eco sistemici che forniscono acqua e che da essa dipendono.
A pagarne il prezzo è la disponibilità e la qualità dell’acqua.
Cinquant’anni fa la popolazione mondiale era meno della metà di quella attuale e in generale le persone consumavano meno calorie, carne e pesce, utilizzando così un terzo dell’acqua utilizzata attualmente.
L’attuale prelievo di acqua dolce da laghi e corsi d’acqua è raddoppiato rispetto al 1960 ed il 70% è utilizzato dall’agricoltura. La riduzione della disponibilità idrica in molte aree interessate da produzioni alimentari sta aggravando il problema della fame e della povertà e riducendo i servizi eco sistemici forniti dall’acqua.
Si innesca così un ciclo vizioso: la cattiva qualità dell’acqua ha gravi effetti sulla salute umana e sulla biodiversità e impoverisce i servizi ecosistemici.
La difesa e la gestione delle zone umide diventa così essenziale per il mantenimento di un ambiente in salute, per il mantenimento del ciclo dei nutrienti, le lotta contro le inondazioni e l’inquinamento, tutti servizi essenziali sia per l’agricoltura che per la salute umana.
Fao, Convention on biological diversity, il Gruppo consultivo per la ricerca agricola internazionale e la Convenzione di Ramsar hanno collaborato con l’Istituto internazionale per la gestione dell’acqua alla stesura del rapporto “l’acqua per l’alimentazione, l’acqua per la vita: una valutazione globale della gestione dell’acqua in agricoltura” che fa un bilancio critico dei vantaggi, dei costi, e degli impatti dello sviluppo degli ultimi 50 anni sull’acqua, delle sfide per la gestione idrica alle quali si trovano e si troveranno di fronte le comunità locali, delle soluzioni che sono già state trovate e messe in campo. I dati forniti permetteranno di migliorare le decisioni riguardanti investimenti e gestione idrica e dell’agricoltura, nell’immediato e guardando ai prossimi 50 anni.