[22/05/2008] Comunicati

TerraFutura e greenreport.it da domani alla Fortezza da Basso di Firenze

FIRENZE. Al via da domani mattina alla Fortezza da Basso di Firenze Terrafutura, la mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, a cui quest’anno partecipa anche il nostro giornale in qualità di media partners. Allo stand di greenreport.it sarà possibile navigare tra le pagine del giornale e iscriversi gratuitamente alla newsletter che raggiunge quotidianamente oltre 4200 iscritti.

In rassegna 550 espositori con 5000 realtà rappresentate: associazioni, realtà e reti del non profit, enti e istituzioni, imprese eticamente orientate; 160 gli appuntamenti fra laboratori di buone prassi e animazioni per coinvolgere i visitatori. E un programma culturale (con 220 convegni e dibattiti in calendario e 850 relatori), che vedrà arrivare alla Fortezza numerosi esperti e testimoni dei diversi mondi della politica, del non profit, dell’economia, della cultura. Tra i grandi ospiti attesi: Vandana Shiva (Fondazione di ricerca per la Scienza, Tecnologia ed Ecologia), Wolfgang Sachs (Wuppertal Institut), Jack Steinberger (premio Nobel per la fisica del 1988), Susan George (Transnational Institute), Kevin Danaher (Global Exchange e Green Festival), Stefano Zamagni (Università di Bologna), Raffaele Bonanni (Cisl), Ariane Arpa (Intermon Oxfam), Debi Barker (International Forum on Globalization), Candido Grzybowski (IBASE-Brazilian Institute of Social and Economic Analyses), Euclides Mance (Solidarius-Rete brasiliana socioeconomia solidale)… E ancora Luigi Biggeri (Istat), Maurizio Pallante (Movimento Decrescita felice), Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente), Paolo Beni (Arci), Andrea Olivero (Acli), don Vittorio Nozza (Caritas nazionale), Fabio Salviato (Banca popolare Etica), Ugo Biggeri (Fondazione culturale responsabilità Etica), Mariarosa Cutillo (Mani Tese/Social Watch), Giuseppe Gallo (Fiba Cisl) Flavio Lotti (Tavola della pace)...

A Terra Futura riflettori puntati sulla necessità di ripensare i mercati finanziari, la cui insostenibilità è dimostrata dalle crisi susseguitesi a ritmi crescenti negli ultimi anni: e la Cisl sceglie proprio Terra Futura per avviare una proposta di riforma del sistema che parta dal confronto con la società civile. Sarà il segretario generale Raffaele Bonanni a presentare nella giornata di domenica temi e obiettivi di una riforma la cui urgenza appare, mai come oggi, una priorità assoluta.
E per l’intera giornata di sabato il convegno “Liberiamoci dal PIL” (Social Watch e Mani Tese) aprirà uno scenario sulle alternative possibili per superare questo indicatore inadeguato a misurare lo sviluppo delle Nazioni (riflessioni già di Robert Kennedy e di Nicolas Sarkozy): di quale crescita o sviluppo si parla? Perché se il PIL non cresce un Paese è considerato in crisi, mentre non lo è se aumentano l´insicurezza sociale e la povertà diffusa?

«L’unica via per garantire un futuro sicuro al nostro pianeta e all’umanità è quella dello sviluppo sostenibile – dice il presidente della Toscana Claudio martini - Questo non vuol dire fermare lo sviluppo, ma perseguire una crescita orientata all´efficienza, alla riduzione degli sprechi, al rispetto degli uomini e della natura. A Terra Futura proporremo seminari e workshop, affiancati da uno spazio fieristico d´eccellenza per illustrare le invenzioni, le tecnologie e gli strumenti già oggi utilizzabili, ma che ancora non ha assunto un ruolo chiave nell´attuale modello economico globalizzato».

«In questi anni la globalizzazione ha mostrato i propri limiti – conclude Martini - è cresciuta la ricchezza, ma non è stata ridotta la povertà. La forbice tra ricchi e poveri si è allargata. In molte aree del mondo sono esplose tensioni e conflitti. Pesanti gli effetti della crisi finanziaria, drammatici quelli dei disastri ambientali. La mia opinione è che non si possa rifiutare la globalizzazione, ma fare in modo che i benefici di questo processo vengano ripartiti in modo più equo tra i paesi e all’interno dei paesi. E´ una sfida che possiamo vincere solo ridiscutendo il nostro sistema di consumare e di produrre. A Terra Futura parleremo di questo e di come si possa perseguire uno sviluppo diverso, rispettoso dei diritti dell’uomo e dell’ambiente senza penalizzare la crescita. A partire da quello che è il settore maggiormente strategico per l’economia e per la salvaguardia del pianeta: l’energia. E´ una sfida che vogliamo vincere attraverso due strategie: compiere un salto tecnologico nella crescita dell´efficienza e nella riduzione degli sprechi; aumentare l’utilizzo delle fonti rinnovabili, colmando un ritardo cronico del nostro Paese».

Torna all'archivio