[22/05/2008] Energia

La Cna di Massa: Troppa burocrazia per chi vuole investire nel sole

LIVORNO. Tra Massa e Carrara ad oggi sono stati allacciati alla rete, elettrica nazionale solo 23 impianti per una potenza di 134 kw, mentre per quanto riguarda il solare termico, ovvero quegli impianti che producono energia per riscaldare l’acqua: Massa è al 351 posto nella graduatoria nazionale. Dati sicuramente non esaltanti che sono stati diffusi dal direttore provinciale Cna Paolo Ciotti che però ha spiegato che qualcosa si sta muovendo a livello di intenzioni ma ancora con molta diffidenza e incertezza da parte di istituzioni ed Enel: «Le aziende sono interessate a investire in questi settori nuovi – spiega Ciotti - chiedono, si informano senza però andare al passaggio successivo. Alle amministrazioni rivolgiamo l’invito a creare una corsia preferenziale anche attraverso uno sportello apposito che sia in grado di velocizzare ed indirizzare imprese, e cittadini perché non dimentichiamoci che ci sono centinaia di famiglie che stanno alla finestra. Da parte nostra c’è tutta la disponibilità a collaborare».

E questa disponibilità la dimostrano anche i 120 pannelli solari da 162 watt (ciascuno) installati ad ottobre dello scorso anno per garantirsi “energia gratis” e la quasi totale indipendenza da rincari e bollette, da parte dell’azienda massese Ricette Mediterranee, che sono valsi la segnalazione all’edizione 2007-2008 del prestigioso premio “Toscana Ecoefficiente” promosso dalla Regione Toscana.

L’azienda leader nella produzione di salse pronto uso di Pietro Chioni che è anche presidente provinciale Alimentaristi di Cna e Carlo Zoppi nell’area dell’ex Fibronit, al confine tra Massa e Carrara, è stata la prima a puntare con forza e decisione sulle rinnovabili garantendosi la produzione “naturale e pulita” di 25 mila kw/h all’anno. Tradotto significa nell’economia dell’azienda “salsarola” più di tre quarti del fabbisogno necessario (circa 30 mila kw) e un risparmio annuo di circa 5 mila euro a fronte di un investimento di circa 100 mila euro “ammortizzabili” in poco meno di 10 anni oltre al vantaggio di pagare bollette molto contenute. La segnalazione permette a “Ricette Mediterranee” famosa in tutta Italia e in mezza Europa per la salsa al pesto alla genovese (ma vanno forte anche quella ai funghi, tartufo, noci, 4 formaggi, 4 formaggi e rucola, e pesto alla siciliana, di poter utilizzare il bollino che il premio mette in palio assieme, naturalmente, al prestigio di essere nell’elite.

«L’investimento, se pur consistente (intorno ai cento mila euro), sarà ripagato nel tempo – spiegano i due soci - Intanto le nostre bollette sono più che dimezzate, non contribuiamo più ad inquinare ed anche i nostri clienti ci guardano come un esempio. Speriamo di essere di stimolo alle aziende del nostro territorio». Sviluppo sostenibile, condivisione delle buone pratiche ambientali, innovazione dei processi di produzione in un’ottica di ecoefficienze: questi i requisiti dell’azienda che sta meditando di “allargare” ancora di più il parco dei pannelli per arrivare alla totale autosufficienza.

L’impianto realizzato rappresenta inoltre, un fantastico esempio di come le imprese della Cna lavorino in rete, sottolinea Sodini, infatti, è stato realizzato dalla Cienne Impianti di Maurizio Narra e Alfredo Corbelli, altra azienda associata Cna leader del settore tutta apuana che ha realizzato anche quello della Tipografia Mori, attualmente il più grande con 50 kw e 306 pannelli che coglie l’occasione per sollecitare le amministrazioni locali e l’Enel ad accelerare. «Purtroppo – sottolinea Narra - noi impiantisti dobbiamo constatare la scarsa sensibilità delle amministrazioni e la totale indifferenza dell’Enel nella fase di allaccio. C’è ancora troppa burocrazia e troppi meccanismi farraginosi.

C’è ancora poca attenzione verso chi investe decine di migliaia di euro per migliorare l’efficienza della propria azienda e contribuire a migliorare la qualità dell’ambiente dove viviamo. La politica nazionale si è mossa molto per incentivare l’utilizzo delle rinnovabili come il fotovoltaico per il privato e le aziende o le biomasse per l’agricoltura tanto per fare alcuni esempi, ma senza però aver pensato ad accelerare gli step burocratici che sono la zavorra con cui noi, tutti i giorni, dobbiamo competere. E in questo le amministrazioni locali possono fare molto, anzi, sono determinanti. C’è la possibilità reale di nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, molte società del Nord si stanno facendo avanti presso i potenziali clienti locali. E’ bene riflettere tutti insieme».

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