[28/05/2008] Urbanistica

Erosione litorale pisano: terminati i primi lavori

PISA. Primi lavori terminati per la difesa dall’erosione sul litorale pisano: ha chiuso infatti i battenti il cantiere delle “spiagge di ghiaia” a Marina di Pisa (i lavori erano iniziati quasi 2 anni fa), ed ora parte effettivamente la sperimentazione sull’efficienza di questo sistema di difesa. Il progetto originale delle spiagge di ghiaia risale a quasi dieci anni fa ad opera del Provveditorato alle opere marittime (Ministero dell’Ambiente). Come accade frequentemente in Italia, i lavori sono stati avviati ma mai portati a termine. Il rimedio quindi si è rivelato peggiore del male: con le mareggiate, le ghiaie provenienti dalle spiagge, sono arrivate a compromettere la circolazione. Con il passaggio alla Regione delle competenze relative all’erosione e la successiva delega alle province, il progetto iniziale è stato fortemente rivisto.

Le novità sostanziali introdotte dagli apparati tecnici dell’amministrazione provinciale hanno riguardato: l’utilizzo di ghiaia di dimensioni e peso maggiori rispetto alla precedente; l’abbassamento delle dighe esterne sotto il livello del mare e loro incremento di sezione; il rafforzamento dei pennelli, ovvero le scogliere perpendicolari alla riva. Il costo dell’intera opera (affidata al Consorzio Ravennate) è stato di 6 milioni di euro. Nello specifico è stato utilizzato nuvolato (170.000 tonnellate), un tipo di marmo particolarmente compatto proveniente dalle Apuane, oltre a 90.000 tonnellate di materiale lapideo per le scogliere. Le dighe esterne sono state portate mediamente 50 centimetri sotto il livello del mare, con un’estensione delle stesse fino a 20 metri.

«Ora può compiutamente cominciare la sperimentazione, della quale misureremo i risultati – dichiara l’assessore all’ambiente Valter Picchi – anche se la cella più a nord, dove i lavori sono terminati in anticipo rispetto all’altra, è già stata messa a dura prova dalle violente mareggiate di questo inverno, mostrando una tenuta incoraggiante». L’attenzione per la difesa della costa, ora verrà portata nella zona di San Rossore, informa l’amministrazione con il dirigente del Servizio difesa del suolo, Giovanni Bracci. Infatti da metà di giugno saranno avviati i lavori straordinari per la protezione del litorale al Gombo, attraverso l’impiego di geotubi (scogliere artificiali) e il ripristino del sistema dunale. A luglio poi partirà su circa 2 chilometri di spiaggia, l’intervento sperimentale di installazione del sistema Mep su brevetto danese. Si tratta di tubi verticali con filtri drenanti che hanno già dato ottimi risultati nella penisola Scandinavia, in Africa (coste del Ghana) e Australia. In caso di esito positivo l’amministrazione ha già previsto di estendere il sistema agli altri chilometri di spiaggia del Parco e quindi anche a Tirrenia.

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