[28/05/2008] Parchi

La Toscana del mare e le piccole isole d’Europa

PORTOFERRAIO (Livorno). Prosegue all’Elba, animata da ricca rassegna di eventi collaterali, Insulae, piccole grandi isole d’Europa”, organizzata dall’Associazione comuni isole minori (Ancim).
«Domani e venerdì sarà il momento per un confronto europeo – dice Catalina Schezzini, sindaco di Rio nell’Elba e Presidente dell’Ancim - La regione Toscana, assieme all’associazione nazionale dei comuni insulari, organizza infatti la prima conferenza europea delle isole minori: un’occasione di riflessione e di scambio di esperienze tra piccole isole di più paesi europei, del Mediterraneo, dell’Atlantico e non solo. Ci saranno le isole svedesi, le isole greche e la Libia; porteranno la loro esperienze le isole francesi, l’isola di Ponza e le isole Eolie, la Sardegna, la Liguria e la Puglia. E ci saranno rappresentanti anche dell’Unione europea. L’iniziativa, del resto, è stata organizzata anche per rafforzare le politiche nell’area del Mediteranno ed instaurare rapporti istituzionali a livello internazionale, sviluppare politiche marittime regionali in linea con l’Europa, proporre modelli di sviluppo sostenibile per le isole e far conoscere al grande pubblico queste piccole eccellenze».

La due giorni sarà aperta giovedi dall’assessore toscano al coordinamento delle politiche per il mare Giuseppe Bertolucci e conclusa, venerdì pomeriggio attorno alle 17.30, dal presidente della Toscana Claudio Martini.

L’Istituto regionale per la programmazione economica (Irpet), rendertà nota un analisi sulle condizioni socio-economico ambientali delle isole dell’arcipelago toscano a cura di Giovanni Maltinti. Nel pomeriggio si parlerà di accessibilità, reti di comunicazione e qualità della vita e, di sostenibilità ambientale e valorizzazione della competitività e innovazione in una tavola rotonda coordinata dal presidente del parco nazionale dell’Arcipelago toscano, il noto conduttore televisivo, Mario Tozzi, ed alla quale parteciperanno gli assessori regionali all’ambiente Annarita Bramerini e alla difesa del suolo Marco Betti, il vicepresidente di Legambiente Sebastiano Venneri, il presidente di Federambiente Daniele Fortini e rappresentanti delle isole Azzorre, della isole svedesi, e della Sardegna.

Venerdi verrà sottoscritta la Carta europea delle isole minori e sarà presentato il Master e Marchio europeo delle isole minori. Con Bertolucci e Martini interverranno anche gli assessori toscani all’istruzione e al lavoro Gianfranco Simoncini e alla ricerca e all’università Eugenio Baronti. Non mancherà una riflessione sulle priorità e i progetti del nuovo documento unico di programmazione per le isole minori (Dupim), previsto dalla Finanziaria 2008 del governo e che porta in dote alle piccole isole italiane (e dunque anche alle isole toscane) 20 milioni di euro.

«I problemi sul tavolo e le indicazioni sono quelle scaturite dal dibattito e dalle riflessioni di un anno fa, di recente recepite dal Consiglio regionale che ha approvato le linee di indirizzo per i prossimi tre anni. La parola d’ordine è integrazione – dice Claudio Martini - Parleremo di competitività e di qualità della vita nelle isole, di accessibilità e di collegamenti marittimi, di turismo e di pesca, di formazione scolastica, di fonti di energia, di smaltimento dei rifiuti e di approvvigionamento idrico. Guardando con attenzione anche alle indicazioni del libro Verde e del libro Blu della Commissione europea sulle politiche marittime comunitarie, nel pieno rispetto di quel principio di sussidarietà auspicato dall’Unione europea. Le risorse sono quelle ordinarie e di bilancio delle politiche di settore: fra queste, per fare qualche esempio, 421 milioni di euro stanziati per la piattaforma logistica toscana, 5,8 milioni per la nautica da diporto, 3,2 milioni per pesca e acquacoltura. Ed ancora 32 milioni di euro per i porti di Livorno, Carrara e Piombino, 6,3 milioni per i porti di Viareggio, Porto Santo Stefano e Marina di Campo».

Per meglio coordinarsi cambierà anche il metodo con cui attuare le politiche marittime. Nasce infatti la Consulta del mare, raccordo fra Regione e istituzioni locali ma anche fra Area Vasta della Toscana nord-occidentale e Area Vasta della Toscana centro-meridionale. «Ne faranno parte - conclude Martini - i rappresentanti delle Province costiere, dei Comuni della costa e delle isole. Lì saranno decise le strategie e le azioni da mettere in campo l’anno successivo. Lì saranno verificati i progetti portati a termine. Consapevoli che servizi ed infrastrutture vanno potenziati e sempre attenti ad uno sviluppo sostenibile della costa toscana».

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