[10/04/2006] Rifiuti

In piazza S. Maria Novella le prime stazioni compattanti interrate

FIRENZE. La raccolta dei rifiuti in una grande città è complessa a causa delle peculiarità urbanistiche. E lo è ancor di più quando la città ha un enorme affluenza turistica e vi è la necessità di incrementare la percentuale di raccolta differenziata. E’ il caso di Firenze dove la strategia di raccolta dei rifiuti è diversificata in base alle zone in cui è effettuata. Procedendo dalla periferia verso il centro traviamo la zona collinare e dei borghi esterni, la zona semicentrale e periferica, il centro storico (interno dei viali di circonvallazione), l’area storico monumentale (Castrum romano).

La parte centrale è sicuramente quella più complessa da gestire. Mentre nell’area del Castrum romano, dove sono concentrate le utenze commerciali, è ormai consolidato il sistema di raccolta porta a porta con sacchi e piccoli bidoni, per il centro storico, data la sua diversità morfologica, data la tipologia di frequentazione che presenta densità abitativa abbastanza elevata accompagnata da alto tasso di pendolarismo, vista la morfologia delle strade non riconducibile ad unico sistema, è possibile pensare a qualche aggiustamento.

«Abbiamo l’idea di sperimentare qualcosa di nuovo per il centro storico di Firenze - dichiara Livio Giannotti, direttore generale di Quadrifoglio Spa - in realtà si tratta di seguire il modello già sperimentato a Bologna con buon successo ed adattarlo alla città di Firenze: realizzare alcune stazioni compattanti interrate, piattaforme a scomparsa, sotto terra, dove la parte che emerge è solo un piccolo bidoncino con un’apertura per permettere l’immissione del rifiuto differenziato o non. La pavimentazione rimane la stessa che è presente nel luogo dove viene posizionata la stazione».
Le dimensioni delle piattaforme variano da 7 a 20 mc che permetteranno in un’area di circa 300 metri di eliminare da 20 a 50 cassonetti tradizionali. «Gli obiettivi - continua Giannotti - sono quelli di garantire buoni livelli di raccolte differenziate, incrementare le condizioni di decoro ed igiene del suolo pubblico in un contesto storico architettonico di indubbio valore. Inoltre con questo sistema si ha la possibilità di accogliere maggiori volumi di rifiuti liberando degli spazi».
L’idea c’è, ora però va realizzata e i tempi non si prospettano brevissimi. «Intanto abbiamo la disponibilità dell’Amministrazione comunale – conclude Giannotti - L’idea è quella di sfruttare al meglio l’opportunità che ci viene data dai diversi cantieri che si apriranno nell’area all’interno della cerchia dei viali. Dato che si deve scavare si può pensare durante la ristrutturazione di inserire anche le stazioni compattanti. Per ora partiamo da Piazza S. Maria Novella in occasione del progetto di rifacimento della piazza. Poi vediamo di estendere il sistema individuando luoghi idonei. Questo modello ha il limite rappresentato dalla necessità di spazio per la macchina operatrice che deve vuotare la stazione compattante».

(nella foto un esempio di cassonetto interrato)

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