[30/05/2008] Energia

Lasciamo da parte il nucleare degli scontri e lavoriamo insieme sul risparmio

LIVORNO. Presentando il suo manifesto sulle “Linee guida per la politica energetica del Paese”, Confindustria Energia chiede, attraverso il Sole24Ore, “Regole certe per l’energia”. La cosa più interessante di questo manifesto è che tra le priorità Confindustria Energia indica l’efficienza dei consumi, offrendo la disponibilità delle imprese ad affiancare le istituzioni anche con un piano di formazione «sui comportamenti energetici virtuosi, che possono ridurre i consumi fino al 20%».

Per lo sviluppo delle infrastrutture e la diversificazione delle fonti Confindustria Energia insiste sulla realizzazione dei rigassificatori e sulla valorizzazione dei giacimenti italiani di petrolio e gas. Ovviamente parla anche di nucleare - «ci auguriamo che il momento delle decisioni arrivi in tempi ragionevolmente brevi e che ci sia un senso forte di urgenza» - ma se quest’ultimo tema, ovvero l’atomo, divide, e anche su rigassificatori e valorizzazione dei giacimenti italiani di petrolio e gas non mancano i mugugni e gli scontri, sull’efficienza e sul risparmio energetico non sembrano esserci contrasti di sorta e sarebbe quindi il caso che su questo, governo e opposizione, lavorassero per una forte azione comune. Anche perché quel 20% di abbattimenti di consumi indicato da Confindustria Energia si potrebbe persino superare con altre iniziative che non siano solo comportamenti virtuosi. Ne abbiamo parlato con Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club e di Quale energia.

«L’anno scorso – comincia Silvestrini – è stato fatto un grosso lavoro da parte di Confindustria sull’efficienza energetica assieme al ministero dello sviluppo economico. Questo grazie anche all’accelerazione su questo settore seguita dai provvedimenti quali ad esempio il 55% di detrazioni per l’efficienza energetica delle case, e anche il decreto sull´efficienza degli usi finali dell´energia e i servizi energetici, che recepisce la direttiva europea in base alla quale l’Italia dovrà ridurre i consumi energetici del 10% entro il 2016 approvato oggi dal ministero dello sviluppo economico. Misure che hanno visto una forte attività di Confindustria perché ha capito e in questo il ruolo di Pistorio con quella serie di conferenze è stato determinante, due grandi vantaggi: risparmio di energia nei processi di produzione che porta ad vantaggio netto sui costi; creazione o valorizzazione delle aziende che producono l’efficienza energetica come motori a minimo consumo, elettrodomestici e via dicendo. Una doppia valenza quindi, che Confindustria ha capito, come del resto hanno fatto confindustrie di altri paesi, che hanno annusato che questa è una forte area di business. Ritengo quindi che su questo punto si potrà trovare una sinergia anche con questo governo, grazie anche ai costi raggiunti dal petrolio. E’ un settore su cui marciare».

Con un’azione importante a livello nazionale che orienti l’economia verso l’efficienza e il risparmio energetico si potrebbero ottenere risultati tali di abbattimento dei consumi da poter anche ridimensionare la necessità di costruire altre centrali elettriche e magari anche quelle nucleari tornate improvvisamente di moda?
«Il conto di quanta energia elettrica si risparmierebbe si può fare e quindi anche di quante centrali, nucleari o meno, si possono eventualmente non costruire. Tenendo di conto comunque che nel risparmio dei consumi di quel 20% si deve suddividere il consumo elettrico, da quello termico e da quello dei trasporti. C’è comunque già un dato previsto legato come dicevo al decreto sull’efficienza degli usi finali dell’energia ovvero l’obiettivo di ridurre dell’1% l’anno i consumi».

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