[03/06/2008] Consumo

Troppi pesticidi, la Russia blocca legumi e frutta della Turchia

LIVORNO. La Russia imporrà dal 7 giugno un embargo temporaneo all’importazione di legumi e frutta provenienti dalla Turchia. Il servizio federale russo di controllo veterinario e fitosanitario (Rosselkhoznadzor) accusa la Turchia di violazione delle norme fitosanitarie russe e così legumi, pomodori, patate, agrumi e frutta in genere sono bloccati nei porti turchi. Dall’inizio del 2008, Rosselkhoznadzor ha confiscato 86 lotti di prodotti agricoli turchi per un totale di 39.800 tonnellate, riscontrando un livello di pesticidi e di nitrati che superavano le quantità ammesse dalla legge russa.

Secondo i giornali turchi la misura ha anche ripercussioni interne, visto che i prezzi di alcuni legumi e soprattutto quello delle patate sono cresciuti in Turchia, dato che alcuni produttori sono stati costretti a distruggere i loro raccolti. L’embargo russo sui frutti turchi ai pesticidi sembra aver prodotto “l’effetto diossina” che ha colpito la mozzarella campana.

Secondo l’agenzia russa Ria-Novosti, l’embargo temporaneo «ha suscitato il panico tra i produttori agricoli locali». Il presidente degli esportatori agricoli di Antalya, Moustafa Satydji, ha detto alla CNN-Turk che «Gli esportatori sono terrorizzati, perché le navi che dovevano dirigersi verso la Russia, sono piene fino all’orlo. Non sappiamo che fare di tutta questa mercanzia».

Ma per gli agricoltori turchi l’uso spropositato di pesticidi potrebbe rivelarsi un danno ancora maggiore se l’Unione europea, sollecitata dalle notizie che vengono dalle coste del Mar Nero, seguisse l’esempio dell’embargo russo, applicando le norme sui pesticidi e i nitrati sicuramente più severe di quelle russe.

Torna all'archivio