[05/06/2008] Comunicati

Gli acrobati di Greenpeace contro le lobby automobilistiche

LUSSEMBURGO. I ministri dell’ambiente dell’Unione europea, convocati per discutere le misure per contrastare il riscaldamento globale, sono stati accolti a Lussemburgo da una “vertiginosa” azione di cinque attivisti di Greenpeace che dalla cima di una gru adiacente alla sede della riunione del Consiglio europeo per l´ambiente, hanno srotolato striscioni che accusano l’industria automobilistica tedesca, in particolare Volkswagen, Bmw e Mercedes, di «essere alla guida del cambiamento climatico».

I ministri europei dell’ambiente discutono anche dei provvedimenti da approvare per limitare le emissioni di CO2 prodotte dalle automobili, ma la pressione delle lobby delle case automobilistiche, sembra far breccia in molti governi, che non nascondono perplessità rispetto ai criteri proposti dall’Unione europea e che rischiano di ostacolare e indebolire la legislazione proposta.

Secondo Greenpeace «Ne sono esempio le richieste di posticipare l´adozione di nuovi limiti per le emissioni (120 grammi di CO2 per chilometro, secondo gli accordi già presi), di ottenere deroghe su larga scala per i produttori di auto di lusso e di ridurre le penalità per chi non rispetta la normativa».
«Paesi come la Germania e la Svezia – spiega Melanie Francis, responsabile della campagna trasporti di Greenpeace International – premono affinchè l´industria automobilistica continui a costruire veicoli sporchi e pesanti. I ministri devono comprendere che cedendo alla lobby dei costruttori di auto, come sembra aver fatto la cancelliera tedesca, riducono da subito la capacità dell’Ue di raggiungere i suoi obiettivi in materia di lotta contro il cambiamento climatico previsti per il 2020. La cancelliera tedesca Merkel ha tenuto dei discorsi forti sul cambiamento climatico, ma non si impegna a prendere nel suo Paese le azioni decisive necessarie che si impongono».

Il blitz di Greenpeace avviane proprio nella giornata mondiale dell’ambiente. Ha buon gioco a ricordare l’appello del segretario dell’Onu Ban Ki Moon per ridurre le emissioni di CO2 e ad invitare l’Europa «a dare prova del suo impegno con una efficace legislazione sulle automobili». Secondo Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace Italia, «I ministri europei devono avere il coraggio di fare le scelte giuste e necessarie per combattere il riscaldamento globale. Gli sforzi per evitare le peggiori conseguenze dei cambiamenti climatici in atto non possono essere indeboliti dagli interessi di una parte economica».

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