[10/04/2006] Energia

E intanto l´ultima manifestazione del comitato scatena un putiferio

LIVORNO. La parola «gassare» scritta con la doppia s che richiamava le famigerate SS hitleriane contenuta in uno striscione che accusava il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi ha sollevato una vera bufera. E´ successo tutto durante l´ultima manifestazione promossa dagli anti-Olt venerdì pomeriggio in pieno centro. Partecipazione soddisfacente, per i promotori: interventi dei rappresentanti di vari Comitati (dai no-Tav a quelli che si battono contro il gassificatore di Rovigo) e proiezione del filmato che raffigurava i rischi degli impianti che trattano gas.

Il primo cittadino si è detto sconcertato per lo striscione esposto sotto i portici di Via Grande. Gli è arrivata la solidarietà di tutte le forze politiche, anche quelle che partecipavano alla manifestazione, che si sono dissociate dallo striscione.

Intanto la Cgil livornese interviene sulla realizzazione dell´impianto sostenendo, da un lato, che «le comunità locali hanno il diritto dovere di essere informate e di avere l’opportunità di comprendere e discutere, nei modi e nelle forme che assicurino la massima partecipazione e condivisone, le scelte in grado di incidere profondamente sulla quantità e la qualità delle relazioni economiche e sociali del territorio in cui vivono». Ma allo stesso tempo la segreteria della Camera del Lavoro afferma che «mettere in forse oggi l’impianto Olt significa creare un nuovo corto circuito». «I vuoti informativi da parte delle istituzioni - conclude la Cgil - devono essere recuperati con l’apertura di un confronto ampio e serrato sui processi di nuova industrializzazione».

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