[09/06/2008] Energia

Edilizia, ecco le norme tecniche sulle prestazioni energetiche

LIVORNO. Sono arrivate le norme tecniche nazionali sulle prestazioni energetiche degli edifici: il Comitato termotecnico italiano (Cti) ha elaborato le specifiche tecniche Uni/Ts 11300 sul fabbisogno di energia per la climatizzazione invernale, estiva e per la produzione di acqua calda sanitaria sia per i nuovi sistemi sia per quelli esistenti.

La Uni/Ts 11300 -1: 2008 "Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell´edificio per la climatizzazione estiva ed invernale" definisce le modalità di applicazione nazionale delle norme tecniche internazionali (Iso) e di quelle europee (En) sulle prestazioni energetiche degli edifici e sul calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento. La specifica tecnica nazionale è riferita al calcolo di progetti, alla valutazione energetica di edifici attraverso il calcolo in condizioni standard o in particolari condizioni climatiche e d´esercizio.

La Uni/Ts 11300 -1: 2008, "Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria" invece fornisce dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di energia utile per acqua calda sanitaria; dei rendimenti e dei fabbisogni di energia elettrica degli ausiliari dei sistemi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria; dei fabbisogni di energia primaria per la climatizzazione invernale e per la produzione dell´acqua calda sanitaria. Si applica a sistemi di nuova progettazione, ristrutturati o esistenti.

Tali specifiche tecniche sono coerenti con la serie di norme elaborate dal Comitato europeo di normalizzazione (Cen) a supporto della direttiva europea sul rendimento energetico degli edifici (2002/91/Ce) e forniscono univocità di valori e di metodi per consentire la riproducibilità e la confrontabilità dei risultati.

L´aumento del rendimento energetico occupa un posto di rilievo nel complesso delle misure e degli interventi necessari per conformarsi al protocollo di Kyoto ed è per questo che gli impianti di riscaldamento, condizionamento e aerazione dovrebbero essere progettati e realizzati in modo da richiedere, in esercizio, un basso consumo di energia (naturalmente tenendo conto delle condizioni climatiche del luogo e del benessere degli occupanti).

Negli ultimi anni poi, si è assistito a una crescente proliferazione degli impianti di condizionamento dell´aria. Ciò pone dei problemi di carico massimo che comportano un aumento dei consumi di energia elettrica e uno squilibrio nel bilancio energetico del paese. Occorrerebbe sviluppare maggiormente le tecniche di raffreddamento passivo, sopratutto quelle che contribuiscono a migliorare le condizioni climatiche interne e il microclima intorno agli edifici.

Da non dimenticare poi la manutenzione regolare delle caldaie da parte del personale qualificato (il che dovrebbe comportare anche corsi di formazione) che contribuisce al rendimento ottimale sotto il profilo ambientale, energetico e della sicurezza dell´impianto.

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