[10/06/2008] Comunicati

Cina, crescono l’impronta ecologica e le foreste

LIVORNO. Secondo un rapporto presentato dal Wwf e dal Consiglio cinese per la cooperazione internazionale e lo sviluppo, l’impronta ecologica della Cina è raddoppiata dal 1960 ad oggi: la Cina utilizzerebbe il 15% della capacità biologica totale del pianeta.

L’ultimo dato disponibile dell’impronta biologica dei cinesi, che rappresenta la superficie biologica consumata per rispondere ai bisogni crescenti ed alla produzione industriale senza freni e per assorbire l’impatto prodotto dai rifiuti, risale al 2003 ed era già di 1,6 ettari per ognuno del miliardo e trecento milioni di individui che abitano la Repubblica popolare.

La Cina si piazzava così al sessantanovesimo posto tra i 147 Paesi del mondo presi in considerazione, ben sotto la media mondiale di 2,2 ettari a persona. Ma secondo il rapporto «vista la dimensione della popolazione e lo sviluppo economico rapido del Paese, questo risultato rappresenta una sfida in termini di sviluppo sostenibile».

Il segretario generale del Consiglio cinese per la cooperazione internazionale e lo sviluppo, Zhu Guangyao, ha detto che «I prossimi 20 anni saranno un periodo critico perché la Cina adotti uno sviluppo sostenibile, determinato dall’equilibrio tra l’utilizzo efficace delle risorse naturali e il miglioramento della capacità della terra».

Un equilibrio che, secondo il rapporto, la Cina raggiungerà solo adottando uno sviluppo urbano “compatto”, cambiando i comportamenti individuali dei suoi cittadini, riducendo il flusso crescente della produzione di rifiuti e con una strategia certa di riduzione dei gas serra ed una gestione efficace delle terre coltivate.

Qualcosa la Cina ha già iniziato a fare da tempo, ad iniziare dalla riforestazione: la superficie di aree rimboschite ha superato i 53,4 milioni di ettari, classificando al primo posto al mondo per foreste “artificiali”. L’Amministrazione forestale dello Stato ha annunciato durante il forum sul controllo del deserto e la civilizzazione, svoltosi a Bijie, nel Guizhu, che «La copertura forestale del Paese rappresenta il 18,21% della superficie del suolo, contro l’8,6% all’inizio degli anni 1950. Nel 2007, 51,54 miliardi di alberi sono stati piantati dal popolo cinese in tre decenni. Un totale di 2,27 miliardi di alberi sono stati piantati nel 2007 dal 58% della popolazione, portando la copertura forestale urbana al 35,11%, si tratta di un aumento di 2,57 punti percentuali».

In Cina ogni sforzo umano assume, nel bene e nel male, dimensioni spettacolari ed oggi le sue foreste frutto di rimboschimenti sono un terzo del totale mondiale. Secondo un rapporto dell’Amministrazione forestale dello Stato «La superficie delle foreste in Cina ha raggiunto i 175 milioni di ettari nel 2007, e la copertura forestale del Paese è cresciuta al 18,21% l´anno scorso contro il 12% nel 1981».

Molto meno sostenuta la crescita della superficie procapite del verde pubblico cinese: nel 2007 era di 8,3 metri quadrati, con un rialzo di 0,41 mq a testa, largamente al di sotto della media mondiale.

Torna all'archivio