[11/06/2008] Vivere con cura di Marinella Correggia

Mail art, o dell’amicizia postale

ROMA. Benvenuti fra gli artisti della mail art, o arte postale, per i quali il messaggio e il mezzo sono sinonimi. L’arte postale è la produzione e lo scambio di cartoline, buste e carta da lettere autoprodotte, decorate personalmente.

Un hobby che a differenza di altri è economicissimo e richiede anche solo pochi minuti, quando ci sono. In una serata libera o mentre si ascolta la radio o si impara una lingua al registratore si ricava uno stock da usare quando serve. Ma soprattutto l’arte postale può fondarsi sul riuso di qualunque materiale, carta e non solo. E diventa un regalo alternativo, praticamente immateriale, nel senso che non sono state investite materie prime né energia… Ed è un modo sicuro per riannodare fili di amicizia.

Partiamo dalle buste (che la posta accetta senza problemi, purché siano di formato normale e abbiano il francobollo). Se ne possono fare di bellissime riusando fogli di riviste con belle fotografie o disegni. E’ facilissimo piegare e incollare e ognuno trova la propria strada. Sono apprezzatissime dai destinatari le buste acquerellate preparate e piegate dai bambini, con i fogli A4 da ufficio già usati da una parte (quella che starà all’interno) e portati a casa dai genitori. Belle le buste con carta da pacchi sulle quali si incolleranno decorazioni ricavate da quadratini o cerchi di altri colori, piegati e ripiegati a triangolo finché si può, poi tagliati a caso negli angoli e riaperti a dare trafori e ricami ogni volta diversi.

Ci si sbizzarrirà soprattutto con i cartoncini e i fogli interni. Collage cospargendo coriandoli trovati a carnevale per strada o ritagli di carta di vari colori. Composizioni con fiori messi a essiccare nei dizionari. Diverse specie di alberi producono resistenti grandi foglie che quando cadono si essiccano e cambiano colore -giallo, rosso, arancione, marrone, beige, crema, screziato- ma non si sbricioleranno mai, rimanendo simili al cuoio vecchio o a pezzi di seta scura.

Poi si passa in cucina e si scoprono madreperle nelle bucce più esterne - quelle secche- delle cipolle, bianche, gialle, rosse; da incollare magari proteggendole sotto un occhiello di plastica, ricavato dagli occhielli rivelaprodotto delle buste di carta del riso integrale; e la plastica che ha avvolto un altro alimento servirà a proteggere un rametto di mimosa essiccato. Le carte di alluminio dei cioccolatini si possono ritagliare a forma di animali o cuoricini. Perfino l’involucro del caffé del commercio equo, ha parti non scritte trasformabili in cuori aromatici da incollare. E sottili fette di arancio essiccate al sole, da incollare. E le scatole di cartone ondulato? Una miniera da cui ricavare rettangoli della dimensione di una cartolina, da rivestire di carta o stoffa e molto altro (mandarle in busta per evitare furti).

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