[13/01/2006] Rifiuti

Scheggi: «Le bonifiche spettano a Syndial o a chi subentra»

GROSSETO. Il presidente della Provincia di Grosseto, Lio Scheggi, è alle prese con l’affaire-cogeneratore, e con le immediate conseguenze dell’ormai quasi certa vendita a un privato: in primo luogo la bonifica dei terreni Eni, che nessuno sembra volersi accollare. «Quello delle bonifiche è un problema serio – dice Scheggi - ma siccome c’è una legge che dice che chi inquina poi deve bonificare, non ci sono alternative: o bonificano Eni e Syndial o bonifica chi subentra. Se anche fosse andato in porto il nostro progetto le bonifiche sarebbero comunque state a carico di Eni».

Ma sta di fatto che Leonardo Marseglia, l’imprenditore pugliese accreditato come il quasi certo acquirente del cogeneratore di Scarlino ha fatto sapere che delle bonifiche non ne vuol sapere nulla e che quando sarà suo, il cogeneratore brucerà soltanto sansa, legno e biomasse, assolutamente niente cdr.

Particolare quest’ultimo, che potrebbe costringere a rivedere almeno in parte il piano provinciale dei rifiuti. «Non mi pare che sposti proprio niente – replica Lio Scheggi – alle Strillaie è previsto un impianto di selezione, compostaggio e produzione di Cdr, mentre il cogeneratore di Scarlino non è assolutamente inserito nel piano. Se l’Ato riterrà utile continuare a produrre cdr vorrà dire che lo manderemo altrove, come fanno tanti comuni ecovirtuosi, per esempio Treviso, che invia 70mila tonnellate l’anno a Colleferro. Certo, se invece la nostra cordata avesse vinto la gara la Provincia avrebbe potuto controllare in qualche modo il ciclo, e allora noi avremmo potuto considerare anche l’ipotesi di bruciare il cdr nel cogeneratore».

In ogni caso Lio Scheggi ha chiesto un incontro immediato con il presidente della Regione Claudio Martini. «Si, non mi hanno ancora confermato la data ma ci vedremo a brevissima scadenza – dice – del resto anche a livello regionale le dinamiche sulla gestione dei rifiuti sono in una fase di rivisitazione generale, quindi bisogna stare molto attenti alle possibili evoluzioni».

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