[17/06/2008] Comunicati

Il World day to Combat Desertification e l’Italia a rischio

ROMA. La desertificazione non è solo un problema che riguarda l’Africa, l’Asia e l’Australia, ma il bacino Mediterraneo e l’Italia ne sono una delle frontiere più avanzate: nel nostro Paese le zone a rischio desertificazione aumentano, con le regioni meridionali particolarmente esposte.

Anche per questo il ministero dell´ambiente, in collaborazione con la Società italiana per l’organizzazione internazionale e l’United Nations Convention to Combat Desertification organizzano oggi, in occasione del World day to Combat Desertification, il convegno “Lotta al degrado del suolo per una agricoltura sostenibile”.

Bruno Dettori, presidente del Comitato nazionale per la lotta alla siccità ed alla desertificazione (Cnls) spiega il senso dell’iniziativa: «Già dal 1994 l’Onu ha dichiarato il 17 giugno “Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione” dando mandato alla Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla Desertificazione (Uncd) di promuoverne la celebrazione. Questa celebrazione assume un importante significato alla luce delle sempre maggiori difficoltà dei paesi affetti, colpiti da una crisi alimentare profonda, dovuta all’incapacità di soddisfare autonomamente i fabbisogni nazionali sia a causa del progressivo degrado dei suoli che dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari sui mercati internazionali».

«La progressiva espansione delle zone aride – prosegue - dovuta ai cambiamenti climatici espone inoltre, i paesi affetti a maggiori rischi di eventi siccitosi e di desertificazione. In linea con i problemi posti dal crescente fabbisogno alimentare ed in considerazione dei temi che sono stati affrontati dalla Commissione delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile (Csd), quest’anno il tema proposto è “combattere il degrado del suolo per un´agricoltura sostenibile”, che consentirà di affrontare le questioni dell´agricoltura, dello sviluppo rurale, del suolo, della siccità, della desertificazione attraverso azioni coordinate e continue. Il 17 giugno – conclude - è un´occasione idonea per ricordare ad ognuno che la desertificazione può essere combattuta efficacemente con la partecipazione e la cooperazione della comunità allargata a tutti i livelli. Il Cnls ed il ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare intendono offrire il proprio contributo alle celebrazioni che vengono organizzate ovunque nel mondo, sottolineando con rinnovato vigore l’impegno per un’azione coerente e concreta in rapporto a tutte le nuove sfide che si presentano a livello nazionale ed internazionale»

Oltre a Dettori, all’incontro di Roma sono intervenuti Giorgio Sfara , del Focal Point Mae sulla lotta alla desertificazione e la cooperazione allo sviluppo; Parviz Koohafkan della Fao che ha parlato di lotta al degrado del suolo e agricoltura; Massimo Candeloridell’ Unccd che ha illustrato la nuova strategia dell’Unccd; Corrado Clin, direttore Ras–Mattm che ha relazionato su strategie integrate per le sfide globali: desertificazione, clima, energia. Ha concluso i lavori il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo.

Secondo l’atlante nazionale delle aree a rischio desertificazione pubblicato dall’ Istituto nazionale di economia agraria (Inea) in Italia la situazione della desertificazione e dell’inaridimento è preoccupante: il 51,8% del territorio italiano è potenzialmente a rischio, le regioni più colpite sono Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata e Campania, ma anche aree di Lazio, Abruzzo, Molise, Toscana, Marche e Umbria mostrano segnali preoccupanti.

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