[17/06/2008] Energia

Provincia di Lucca: controlli impianti di riscaldamento, per le tasche e per l´ambiente

LUCCA. Linea “dura”, a beneficio dei cittadini e dell’ambiente, da parte dell’amministrazione provinciale e della società che gestisce il servizio: aumenteranno i controlli delle caldaie private nelle abitazioni di gran parte del territorio e, in particolare, le verifiche saranno effettuate prioritariamente per gli impianti termici non autocertificati e su quelli non ancora inseriti nel “catasto degli impianti” realizzato dalla società Sevas (la società che gestisce in house il servizio pubblico di verifica degli impianti termici nella provincia di Lucca, con eccezione dei comuni di Lucca e Viareggio, e nel comune di Capannori).

Dopo l’entrata in vigore della Legge 192/2005 che ha parzialmente rimodulato il metodo dei controlli, la società Sevas ha avviato una nuova campagna di comunicazione (manifesti, depliant…) per ricordare ai cittadini che è importante autocertificare la propria caldaia e sottoporla ai controlli di eco-efficienza. Questo aspetto è stato sottolineato dall’assessore provinciale allo sviluppo sostenibile Maura Cavallaro «L’amministrazione provinciale è giunta al quarto biennio di applicazione della normativa relativa al rendimento energetico e all’efficienza degli impianti termici civili. La parziale riorganizzazione dei controlli permetterà di allargare il raggio d’azione della Sevas e, di conseguenza, non solo di aumentare il numero degli impianti inseriti nel catasto, ma anche di rendere più sicure le caldaie. Ricordiamo- continua Cavallaro- che le norme relative alle verifiche degli impianti sono essenzialmente indirizzate al miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza. La maggiore efficienza dell’impianto si traduce, in primo luogo, nel miglioramento del nostro habitat e dell’ambiente in cui viviamo e, in secondo luogo, in minori emissioni in atmosfera, diminuzione dei consumi e minori costi in bolletta».

Ma cosa cambia con il nuovo regime di controlli? Mentre prima era previsto l’obbligo di controllare, nel biennio, almeno il 10% degli impianti autocertificati (oltre a quelli non-autocertificati che era possibile verificare), con il regime attuale, è obbligatorio controllare nel biennio almeno il 10% della stima degli impianti esistenti dando priorità agli impianti non-autocertificati e/o non censiti. «In altre parole – sottolinea il presidente di Sevas, Giuseppe Paternò del Toscano – la società dovrebbe controllare solo gli impianti non-autocertificati per i quali il cittadino/utente paga l’intero costo del controllo: vorremmo invece spingere tutti i cittadini/utenti ad autocertificare il proprio impianto esistente o a dichiarare i nuovi per migliorare l’ambiente e la sicurezza, per aiutarci a gestire meglio il servizio e per evitare di ricevere i controlli a pagamento».

Attualmente il catasto degli impianti termici di competenza dell’amministrazione provinciale conta circa 57.000 impianti pari a circa il 58% del totale stimato degli impianti esistenti, mentre nel comune di Capannori sono censiti nel catasto circa 12.500 impianti pari al 73,5 % del totale stimato. «Ecco perché – dichiara il direttore tecnico di Sevas, Primo Riscossa - si richiede sia ai manutentori sia agli installatori di veicolare presso i propri clienti il messaggio di autocertificare gli impianti: ossia l’invio del rapporto di controllo con applicato il ‘bollino calore pulito’ o il bollettino comprovante il pagamento della tariffa. Questo adempimento formale è un passaggio fondamentale e necessario, in particolare per gli impianti mai censiti e per quelli di nuova installazione, per poter accatastare gli impianti di coloro che hanno dimenticato di provvedere agli obblighi di legge o che hanno preferito mantenere l’anonimato».

Su questo punto torna anche l’assessore Cavallaro «Integrando ancor di più la collaborazione tra Sevas e gli operatori della manutenzione diminuirà il numero delle verifiche a titolo oneroso per gli utenti finali effettuate da parte degli ispettori della Sevas. Ricordiamo, inoltre, che l’attività di verifica dell’ultimo biennio per la provincia, ha riguardato circa 11.500 verifiche di cui 7.800 su impianti non-autocertificati e quindi a pagamento. Per tutti questi motivi - conclude Cavallaio - rinnoviamo l’invito ai cittadini a prendere contatto con un manutentore qualificato e con la Sevas per autocertificare il proprio impianto anche in virtù dell’importante accordo siglato oltre un anno fa da provincia, comuni di Lucca, Capannori e Viareggio insieme alle Associazioni di categoria e dei consumatori, attraverso cui abbiamo cercato di razionalizzare al meglio i costi delle manutenzioni».

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