[24/06/2008] Acqua

Allontanare un acquifero da condizioni di criticità? Asap ci prova

PISA. Considerando solo le fonti di approvvigionamento per uso idropotabile, i recenti dati forniti da Regione Toscana (fonte Cispel) evidenziano come il 73% dei prelievi provenga dal sottosuolo, principalmente da pozzi (47%) e da sorgenti (26%). La domanda di acqua potabile è in aumento e i livelli delle falde di molte aree si stanno abbassando a livelli critici, aumentando contemporaneamente l´esposizione dell´acquifero a rischi di inquinamento, danno idrogeologico permanente e peggioramento della qualità dell´acqua. Inoltre il pompaggio, la potabilizzazione e la parziale distribuzione di acqua prelevata in modo inappropriato, aumenta i costi per le riparazioni e la manutenzione che si aggiungono ai costi ambientali.

In questo contesto è stato realizzato il progetto integrato Life Asap (Azioni per la protezione sistemica dell´acquifero), finanziato dalla Commissione europea, che vede la collaborazione tra provincia di Pisa, Acque SpA, Acque Ingegneria e ITG (Istituto Tecnologico di Galizia, Spagna). Il Progetto Asap prevede la messa in opera e l´elaborazione di un Protocollo per dimostrare la fattibilità tecnica ed economica per allontanare un acquifero da condizioni di criticità. La provincia di Pisa ha come principale compito ed obiettivo la divulgazione dei risultati del progetto e delle esperienze maturate, agli amministratori pubblici, ai tecnici e agli studiosi. Per tale motivo il prossimo 1 luglio presso l´Auditorium “A. Maccarrone” (Via Silvio Pellico, 6), si svolgerà il convegno “ Talk To Public Bodies- Comunicare agli Enti pubblici le azioni per la protezione sistemica dell’acquifero”. Prenderanno parte all’evento, tra gli altri, Valter Picchi, assessore all’ambiente della provincia di Pisa, Antonio Marrucci, presidente dell’Autorità d’ambito ottimale 2 del Basso Valdarno, Fausto Valtriani, presidente di Acque Spa.

Torna all'archivio