[25/06/2008] Energia

Rigassificatore di Trieste, ora c´è anche la Via

LIVORNO. E sono quattro: il gruppo Gas natural ha ricevuto dal ministero dell´Ambiente il parere favorevole della commissione di Valutazione di impatto ambientale (Via) sul progetto di rigassificazione di Trieste - Zaule. Dopo Rovigo Porto Tolle; Livorno - Olt Offshore Lng Toscana e Brindisi, il ministero ha dato dunque il via libera pure a Trieste. Ed ora la domanda è: ne serviranno altri all’Italia? Il quesito non è peregrino perché il passato governo - durante il quale il numero dei rigassificatori necessari per un miglior approvvigionamento di gas anche da altre nazioni produttrici oltre ai tre gasdotti aumentava e si restringeva a giorni alterni - aveva annunciato la prossima nascita di una cabina di regia che però mai è nata.

Così ad oggi non è dato sapere quale sia questo numero e non è fuori dal mondo pensare che qualcun altro dei 6 impianti in attesa di Via (più quello di Rosignano sul cui destino ci sono tantissime incertezze) possa riceverla presto o tardi senza che ci sia alcuna ratio dal punto di vista della politica energetica di questo paese.
Oppure la politica è semplicemente di fare tutti quelli che si possono fare in barba ad ogni criterio direttore di sostenibilità ambientale.

Anche perché, sempre in tema di politica energetica, il ruolo di hub del gas che l’Italia in qualche modo potrebbe ricoprire rispetto all’Europa è un progetto a cui né questo governo, né quello precedente dà gambe e neppure cerca di proporre all’Ue.

A dare notizia dell’ok del ministero al rigassificatore di Trieste è stata la società Gas Natural, azionista insieme a Snam dell’impianto: «Il rigassificatore di Trieste - si legge nella nota - è un progetto ´on-shore´, ubicato nella zona portuale della città, con due serbatoi da 140.000 metri cubi e una capacità annua di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi».

Il valore dell´investimento previsto per la realizzazione dell´infrastruttura, che si prevede entri in funzione nel 2012, è di 500 milioni di euro. Le Province interessate sono quelle di Gorizia e Udine. Vedremo che cosa accadrà nei prossimi mesi anche perché avere la Via in tasca, in Italia soprattutto, non vuol dire che poi si riesca a costruire l’impianto visto che non mancano opposizioni anche forti da parte delle comunità locali. Temiamo inoltre che questo governo procederà anche per i rigassificatori come ha intenzione di fare e sta in parte già facendo per i rifiuti in Campania e per la costruzione della Tav: con la forza dello Stato e dei… manganelli.

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