[12/04/2006] Comunicati

Realacci: «Anche l´ambiente tra gli impegni ineludibili del nuovo governo»

ROMA. Ermete Realacci, deputato della Margherita fresco di riconferma, prova a spiegare che cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi mesi sul fronte della sostenibilità ambientale.
I risultati elettorali, la maggioranza risicata al senato, l´emergenza economica e lo stato preoccupante dei conti pubblici, non rischiano di mettere in secondo piano le tematiche ambientali?
«Penso proprio di no, e per due ordini di questioni. Primo, quelle ambientali sono ormai tematiche sentitissime tra l´opinione pubblica e sono anche questioni che richiamano l´Italia al rispetto di ineludibili impegni europei ed internazionali, si pensi solo al protocollo di Kyoto e di quel che richiede in termini di scelte di governo e di rinnovamento tecnologico. Quelli ambientali sono temi sempre più fortemente intrecciati con la vita e la salute dei cittadini, centrali per il nuovo governo. Secondo, se l´Italia vuole uscire da questo clima di stanchezza, sfiducia e immobilismo, se vuole smuovere verso l´alto la crescita, gli indicatori economici ed il Pil, deve affrontare una sfida per il futuro che coincide con politiche che riguardano l´ambiente. Per rilanciare il paese occorrono investimenti che riguardano la ricerca, i saperi, l´innovazione ma anche la valorizzazione e la messa in rete di quell´incrocio unico che abbiamo in Italia di città, ambiente, paesaggio, storia, cultura e prodotti tipici. L´italia della qualità della vita che è il retroterra vero dell´immagine del nostro paese nel mondo e del made in Italy. Se ci si pensa bene è il contrario del "tana libera tutti" del governo di centrodestra: condoni, evasione, articolo 18...e funziona solo se incrocia una politica dinamica sui temi ambientali che ha bisogno di grande innovazione ed apertura se non si vuole intaccare un equilibrio raggiunto nei secoli. Mi sembra questa una scommessa essenziale per l´Italia, perchè se l´ambientalismo è visto come la somma di tanti no o inutile verbosità, o proposte di decrescita si va poco lontano e rimaniamo davvero la cenerentola della politica. E´ chiaro più che mai che l´ambientalismo è forte se ha proposte concrete di governo ed incide sull´agenda politica e nella realtà del paese, altrimenti è solo un gioco da ragazzini».

Dai primi elenchi degli eletti in parlamento la pattuglia ambientalista sembra diminuita.
«Non mi pare, ad esempio la Margherita ha eletto Francesco Ferrante, ma anche altre personalità note per il loro impegno ambientalista come Romolo Benvenuto o Simonetta Rubinato, la sindaco di Roncate, in provincia di Treviso, il comune che ha il record di raccolta differenziata dei rifiuti. Nella Margherita in queste elezioni c´è stata certamente una forte spinta ambientalista ma anche i Ds hanno eletto personalità come Angelo Lomaglio, molto impegnato su queste tematiche. Mi dispiace per Vigni, che è uno bravo, un ottimo parlamentare che ha fatto un lavoro eccezionale in commissione ambiente. Spero che venga recuperato e che possa ridare il suo contributo in Parlamento».

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