[25/06/2008] Aria

Approvato il piano regionale per la qualità dell´aria

FIRENZE. Il centrodestra non approva il Piano per la Qualità dell´Aria per carenza di risorse? Si rivolgano ad un altro indirizzo: la sede del Governo Berlusconi che ha appena fatto la magia di far sparire le poche risorse previste dalla Finanziaria Prodi per dirottare merci via mare con il cabotaggio (meno 77 milioni di euro), per il trasporto pubblico locale (meno 113 milioni) e per i sistemi di tramvie e metropolitane (meno 36 milioni) al fine di finanziare il condivisibilissimo taglio dell’Ici. Le Regioni e le amministrazioni locali non hanno le risorse economiche per mettere mano a interventi strutturali di mobilità urbana alternativa. Sono già al disastro le casse degli enti locali e sarebbe saggio non correre di nuovo dietro ad opere infrastrutturali faraoniche, inutili e costosissime come il Ponte sullo Stretto di Messina mentre nello stesso tempo si destinano a metropolitane e tramvie veloci di tutte le città italiane una cifra 400 volte più bassa. E’ questa la condanna allo smog e all’ingorgo forzato.

La Regione ha prodotto il massimo sforzo investendo altri 28 milioni di euro di risorse dirette, che si aggiungono agli 83 già stanziati nel settore trasporti ed energie rinnovabili. Oggi lanciamo un messaggio chiaro e forte a tutti i cittadini: dobbiamo cambiare stile di vita e impegnarci tutti ad utilizzare sempre di più i mezzi pubblici, a compiere piccole azioni virtuose come ridurre la velocità a 90 km orari in autostrada nei tratti che toccano le città per diminuire di 1/3 gli inquinanti (da Firenze Sud a Firenze Nord, da Firenze a Pistoia, da Capannori a Lucca, da Viareggio a Collesalvetti), convertire caldaie e veicoli utilizzando gli incentivi. Ma non possiamo girare intorno al problema dei problemi: questa drammatica evidenza scientifica richiama in primo luogo la cronica carenza o l’assenza di risorse e di politiche nazionali che invertano alcune tendenze in tema di mobilità e di energia. In fatto di smog nessuna città italiana si salva.

Per rispettare la normativa europea che pone un tetto sia alla quantità di polveri giornaliere sia alla quantità di giorni di sforamento permessi non bastano i blocchi periodici o occasionali del traffico ai mezzi più inquinanti. Se sulle strade e autostrade della Toscana continueranno a viaggiare a benzina o gasolio ogni giorno oltre 2.5 milioni di veicoli a motore come accade oggi, è evidente che il catalogo di rischi sociali e sanitari resterà insostenibile. Abbiamo bisogno di un svolta storica nelle politica dei trasporti nel nostro Paese. Si tratta di una emergenza nazionale – conclude D’Angelis - la Toscana, anche con questo Piano, ha orientato gli interventi verso una mobilità sostenibile delle persone e delle merci, il riequilibrio su ferrovia e via mare con l’integrazione fra le varie modalità di trasporto e ha come obiettivo concreto il trasferimento su rotaia di 500 mila viaggiatori, il doppio degli attuali, e l’aumento del numero dei convogli ferroviari migliorando efficienza, puntualità e comfort.

* presidente della commissione Ambiente e territorio della Regione Toscana

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