[26/06/2008] Acqua

Bilancino, quando la contabilità ambientale è fondamentale

FIRENZE. Per la realizzazione di importanti opere infrastrutturali non si può prescindere da un’analisi costi-benefici che tenga conto degli aspetti ambientali, sociali ed economici. Un esempio tipico è quello dell’invaso di Bilancino la cui realizzazione fece molto discutere negli anni ’80. A fronte di qualche costo ambientale, non solo riferito agli impatti durante la costruzione, ma ai cambiamenti del fiume Sieve a valle dell’invaso in merito a caratteristiche idrologiche, chimico-fisiche e biologiche, i benefici sono senza dubbio superiori.

Intanto l’acqua proveniente dall’invaso garantisce il minimo deflusso vitale al fiume Arno. L’effetto positivo è particolarmente apprezzato nei periodi estivi dove negli ultimi anni non sono più stati raggiunti valori minimi di portata e non si sono più manifestate le frequenti morie di pesci come prima della realizzazione dell’invaso. Anche la qualità delle acque dell’Arno nel tratto a monte di Firenze è migliorata a partire dal 2003, passando da un stato ecologico di classe scadente ad uno stato ecologico di classe sufficiente, ciò si deve prevalentemente all’invaso. Inoltre per la vallata del fiume Sieve l’invaso contribuisce a smorzare anche i picchi di piena e quindi a ridurre il rischio idraulico.

Ma l’invaso di Bilancino è importante anche dal punto di vista economico, come elemento attrattore turistico con effetti positivi per l’indotto di una buona parte del Mugello. La risorsa acqua dell’invaso è quindi destinata ad usi plurimi e ciò naturalmente richiede una particolare attenzione, da parte delle istituzioni, nella sua gestione e tutela. Rimane fondamentale, come elemento cardine, avere una base conoscitiva della qualità della risorsa e poter rilevare eventuali stati di alterazione.

Arpat fin dal 2003 ha condotto un programma di indagini specifiche e aggiuntive a quelle previste dal D. Lgs. 152/99 oggi modificato dal D.Lgs. 152/06, in linea con i contenuti della direttiva CE 2000/60, focalizzando l’attenzione sull’analisi degli elementi biologici. Alcuni dati relativi agli anni 2002-2003 sono stati già pubblicati. Ulteriori dati relativi allo studio condotto nel periodo 2004-2006 saranno presentati il prossimo 1 luglio durante il seminario “Invaso di Bilancino - studio e monitoraggio della qualità delle acque 2004-2006”, che si svolgerà presso l’Auditorium del Consiglio Regionale «Il rapporto consolida il quadro conoscitivo dell’ecosistema lacustre- spiegano da Arpat- per supportare e orientare gli approfondimenti previsti dal Piano regionale di Azione ambientale 2007-2010, con riferimento al Macrobiettivo “Valorizzazione della biodiversità specifica di un territorio”».

All’incontro parteciperà l’assessore regionale al servizio idrico Marco Betti e il direttore generale Arpat Sonia Cantoni. Molto “nutrita” la tavola rotonda a cui parteciperanno, tra gli altri, Giovanni Menduni, (Segretario generale dell’Autorità di bacino del fiume Arno) e Amos Cecchi (presidente di Publiacqua Spa).

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