[26/06/2008] Rifiuti

Porta a porta, esperienze a confronto a Montespertoli

LIVORNO. «E’ necessario potenziare la raccolta differenziata attraverso modalità sperimentali come il porta a porta. La percentuale regionale del 33% non può soddisfarci, visto che la produzione di rifiuti continua a crescere nonostante la diminuzione del Pil. Per questo stiamo investendo molto sulla differenziata, ed esperienze positive come quelle di Montespertoli devono essere estese il più rapidamente possibile ad altre realtà. La prossima e più impellente sfida consiste nel diffondere questo modello, o qualsiasi altro progetto di raccolta differenziata, anche nelle grandi città. Un sogno non impossibile, visto che il porta a porta si sta rivelando adattabile a territori con caratteristiche diverse tra loro». Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Anna Rita Bramerini (Nella foto) durante il convegno “Porta a porta integrale con tariffazione puntuale. Esperienze a confronto”, organizzato da Publiambiente e dal Comune di Montespertoli, unica cittadina del Circondario ad adottare, dallo scorso gennaio, questo modello di raccolta rifiuti. Un modello di raccolta di rifiuti, non l’unico, che rappresenta comunque solo una parte della gestione integrata dei rifiuti alla quale poi deve seguire il trattamento e il recupero del rifiuto raccolto e che ha quindi bisogno di un’impiantistica ad hoc.

Il sindaco di Montespertoli, Antonella Chiavacci, ha aperto i lavori sottolineando che “il nostro Comune ha adottato un modello unico in Toscana, con tariffazione puntuale per il 100% dell’utenza. Un elemento che permette di rispettare il principio di equità nella bollettazione, che si può riassumere nello slogan “chi più differenzia meno spende”. Montespertoli è un Comune a forte vocazione agricolo-turistica, ma è riuscito ad assumere con successo la funzione di progetto pilota per l’intera area”.

L’assessore provinciale all’Ambiente Luigi Nigi ha poi illustrato il quadro normativo di riferimento attraverso il quale si muoveranno le politiche in materia di smaltimento rifiuti, mentre il presidente di Publiambiente Paolo Regini ha elogiato il coraggio mostrato dall’amministrazione comunale di Montespertoli che «con la scelta di ricorrere al porta a porta ha indicato la via maestra da seguire. Un’opzione costosa, ma necessaria se si vuole arrivare ad una raccolta differenziata di ottima qualità volta al recupero dei materiali. Accanto a questo, credo sia necessario costruire nuovi impianti, in quanto non si può prescindere dalle discariche e dai termovalorizzatori. Una riflessione, questa, da fare di concerto con le amministrazioni locali e i cittadini».

Il sistema “porta a porta”, così come attuato a Montespertoli, è stato poi illustrato nel dettaglio dal Coordinatore Generale di Publiambiente Franco Mori, a cui sono seguiti gli interventi di vari rappresentanti di altre realtà locali (Capannori, Viareggio, Vaiano e Comuni del trevigiano), che hanno già adottato vari modelli di raccolte differenziate porta a porta e sono in procinto di estenderli ad altre zone.

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