[27/06/2008] Trasporti

Sacconi: multe per i produttori di auto di 95 euro a grammo di Co2 per chilometro

LIVORNO. «Il settore automobilistico deve prodursi in uno sforzo comparabile con quello richiesto agli altri comparti produttivi, occorre offrire alle imprese un quadro di certezze necessario per la definizione dei loro programmi di investimento». Lo ha detto l´eurodeputato italiano Guido Sacconi del gruppo socialista (PSE), relatore di una nuova proposta del Parlamento per un’Europa con meno emissioni di C02.

Le strade europee, come noto, straboccano di automobili, un flusso di 220 milioni di autovetture responsabile del 12% delle emissioni di CO2 nell´Ue. Nel tentativo di imprimere una svolta a un trend divenuto insostenibile, la Commissione europea ha lanciato lo scorso gennaio una serie di proposte legislative, concentrandosi sulle nuove automobili dal 2012. Il Parlamento – spiega una nota dell’Ue - è in linea con la Commissione, ma punta a obiettivi ancora più ambizioni e con target di lungo periodo: dapprima una riduzione a 125g CO2/km entro il 2015, poi un balzo a quota 95g CO2/km entro il 2020, fino a 70g CO2/km o meno entro il 2025.

L´obiettivo è quello di passare dall´attuale livello di emissioni di 160g CO2/km a 120g CO2/km per le nuove automobili, puntando sulle nuove tecnologie e su migliorie, come ad esempio nei pneumatici, nell´aria condizionata, nell´utilizzo dei biocarburanti e o grazie a una guida eco-consapevole.

Il nuovo approccio richiederebbe ai produttori di autovetture più pesanti uno sforzo maggiore nella riduzione delle emissioni, e un coinvolgimento degli Stati membri nel monitorare i progressi in termini di emissioni. «Il mio suggerimento - spiega Sacconi - è di passare da un approccio integrato ad uno unificato attraverso la revisione prevista per il 2014, si dovrà verificare la possibilità di misurare le prestazioni complessive delle autovetture in termini di emissioni, indipendentemente dalle soluzioni tecniche adottate».

La Commissione europea propone la messa a punto di un sistema di multe - fino a 95€ per g/km - per le case automobilistiche che non rispettano i limiti imposti. «Non si tratta di una tassa – dice Sacconi - bensì di un forte incentivo all´investimento». Poi c’è bisogno anche di aumentare la consapevolezza dei consumatori e su questo l’eurodeputato ha detto: «Di fronte all´impennata dei prezzi del combustibile, bisogna rendere chiaro il vantaggio netto dell´acquisto di automobili più efficienti...emettere meno C02 significa, contemporaneamente, spendere molto meno. E questo interessa soprattutto i redditi meno elevati». Se è vero che obiettivi più ambiziosi e quindi più costosi potrebbero far salire del 6% i prezzi di vendita delle macchine, il risparmio di carburante potrebbe neutralizzare tale costo aggiuntivo. Obiettivi ambiziosi in termini di eco efficienza - rileva la Commissione europea - potrebbero stimolare inoltre gli investimenti, la ricerca e la competitività dell´intero settore automobilistico. La relazione Sacconi sarà votata a settembre in commissione parlamentare ambiente, in vista del benestare del Parlamento europeo probabilmente entro fine presidenza francese. I ministri Ue dell´ambiente stanno nel frattempo valutando la fattibilità dei nuovi obiettivi in vista dell´accordo col Parlamento.

Si tratta di un esempio di tentativo di riorientamento del mercato del tutto condivisibile e auspicabile. Se è vero infatti che già il mercato da solo sta in parte portando le industrie automobilistiche a produrre auto a emissioni più basse, l’assenza di regole generali e cogenti determina un’azione troppo eterogenea a livello delle singole imprese automobilistiche in una logica di mera competitività e di perseguimento degli utili. Le conseguenze le ha anticipate Gm negli Usa che in un batter d’occhio ha chiuso fabbriche con migliaia di operai. Un di più di governo è indispensabile per attutire i contraccolpi di un mercato sempre più instabile e per garantire oltre alla sostenibilità ambientale anche quella sociale.

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