[27/06/2008] Comunicati

Ki-moon: La comunità internazionale ha raramente conosciuto una tale situazione di tensione

LIVORNO. Al G8 che si terrà dal 7 al 9 luglio ad Hokkaido, in Giappone, parteciperà anche il segretario generale dell´Onu, Ban Ki-moon (Nella foto), che prima di partire per un viaggio preparatorio in Asia ha chiesto «un´azione immediata per risolvere la crisi alimentare come i problemi del cambiamento climatico e dello sviluppo. Quest´anno, il summit del G8 riveste un´urgenza particolare. La comunità internazionale ha raramente conosciuto una tale situazione di tensione. I legami che ci uniscono si affievoliscono e in questo momento critico, dobbiamo raddoppiare gli sforzi per preservarli nell´interesse del nostro avvenire comune. Siamo in ritardo negli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo, la crisi alimentare e i cambiamenti climatici rallentano, e persino invertono, i progressi realizzati fino ad oggi per raggiungere quegli Obiettivi, soprattutto in Africa».

Ban Ki-moon spera che a Hokkaido, i grandi della terra si impegnino davvero a mettere in opera quel che avevano già deciso in un ormai lontano summit di Roma: il ritiro delle restrizioni alle esportazioni dai Paesi in via di sviluppo e la riduzione delle sovvenzioni agricole, due cose che, a cominciare dal nostro superministro dell´economia Tremonti, non sono affatto ben viste, anzi la richiesta di nuove barriere doganali e di protezionismo a senso unico sembra montare in quali tutto l´occidente industrializzato, proprio mentre la crisi, come dice il segretario dell´Onu, si aggrava. «Proporrò anche di triplicare la parte dell´aiuto pubblico allo sviluppo destinato alla produzione agricola ed allo sviluppo rurale – ha assicurato Ki-moon – Per superare questa crisi, bisogna fare niente di meno che una seconda rivoluzione "verde"».

Ma l´Onu chiederà ai Paesi del G8 di porsi obiettivi comuni, a corto e medio termine, per ridurre le emissioni di gas serra, un´altro dei punti che vede il nostro Paese recalcitrante, alla retroguardia dei Paesi dell´Unione europea e sempre più vicino al quasi finito governo americano di George Bush. Nonostante le perplessità e la richiesta di deroghe del ministro dell´ambiente italiano, Stefania Prestigiacomo, Ban Ki-moon ricorda impietoso che «Se vogliamo un reale cambiamento in materia, dobbiamo cominciare subito, con l´obiettivo di fare progressi reali entro il 2020», una data simbolo contenuta nel "pacchetto energia dell´Ue" come prima tappa cruciale e che serve a Ban Ki-moon per richiamare la necessità di un accordo sui cambiamenti climatici «che il mondo si aspetta durante la conferenza sul cambiamento climatico di Copenaghen nel 2009. Un fondo di adattamento dovrebbe essere interamente operativo entro la fine dell´anno per aiutare i Paesi più vulnerabili a reagire ai problemi posti dal cambiamento climatico, procedendo, ad esempio, al trasferimento di tecnologie "verdi". Io chiederò anche più finanziamenti per i programmi legati alla salute materna ed a nuovi nati, così come per l´Aids, la malaria, la tubercolosi e le malattie tropicali dimenticate».

Per questo Ban Ki-moon ha detto che invierà una lettera ad ognuno dei capi di Stato e di governo dei G8 per metterli a conoscenza delle sue preoccupazioni. Speriamo che stavolta il postino arrivi e le buste vengano aperte e si legga con attenzione, senza poi accantonare le promesse in un cassetto da riaprire al prossimo G8 italiano della Maddalena.

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