[02/07/2008] Parchi

Mare in gabbia: allŽElba si passa dalla denuncia alle azioni concrete

MARCIANA MARINA (Livorno). Prima il Corriere della Sera e poi i giornali locali hanno rilanciato la notizia di un prossimo blitz di Verdi, Marevivo e Atuttambiente allŽElba per dare il via ad una iniziativa di carattere regionale che punta a liberare da reti e lucchetti gli accessi ad alcune spiagge, ad aiutarli dovrebbero essere alcuni "club del mare" e rappresentanti di pescatori.

Legambiente Arcipelago toscano lavora da molto tempo a liberare proprio quelle spiagge e, in un comunicato, che non nasconde una punta polemica, dice che «Fa sempre piacere che anni di lavoro, denuncia, ricerca sul territorio, dossier e blitz di Goletta Verde vengano riconosciuti (a volte senza nemmeno citarli) anche da altre associazioni e giornali nazionali per lanciare lŽallarme sulle spiagge chiuse allŽElba. Gli annunciati blitz liberatori contro le "spiagge chiuse" delle tante sigle che si apprestano a venire nella nostra isola, anche se un poŽ tardivi, serviranno comunque a ravvivare lŽattenzione sul "mare in gabbia"».

Il Cigno verde isolano rivendica otto anni di costante pressione e azioni concrete, che hanno permesso la riapertura o la segnalazione di alcune spiagge, come è successo a Marciana Marina, Capoliveri ed in altri comuni, la pulizia di qualche sentiero di accesso, e il fatto che qualche prepotenza sia stata sanzionata o fatta cessare, qualche catena tolta anche grazie a privati sensibili e a cittadini che hanno ripreso le denunce di Legambiente.

Ma allŽEba si sta mettendo in opera un progetto "in positivo": «Intanto – dice il portavoce di Legambiente Arcipelago Toscano, Umberto Mazzantini - stiamo lavorando insieme allŽAcqua dellŽElba, la prestigiosa azienda di Marciana Marina che produce profumi e prodotti per la persona da essenze della macchia mediterranea, a rendere raggiungibile meglio una delle spiagge incluse nei nostri dossier, quella della Cala a Marciana Marina. Dalla prossima settimana inizieremo a intervenire proprio su due degli accessi citati in questi giorni sui giornali: partirà subito la ripulitura del piano di calpestio del sentiero comunale "alto" che porta alla Cala (nella foto la spiaggia) che provvederemo anche a segnalare meglio, visto che lŽaltro che corre lungo la costa è chiuso ormai da due cancelli e da unŽinterminabile lite giudiziaria».

Fabio Murzi, uno dei titolari di "Acqua dellŽElba" spiega che «Questo intervento, sarà lŽoccasione per chiudere un altro anello dei "sentieri dei profumi" adottati ed attrezzati da Acqua dellŽElba e Legambiente, includendo anche lŽulteriore tratto che dalla Caletta si ricongiunge al crinale della Ripa ed al primo "sentiero dei profumi" di Val di Cappone. Sono stati anche attrezzati con cartelli esplicativi sulle bellezze naturali e paesaggistiche il sentiero SantŽAndrea, Maciarello, Conca, Quattro Strade ed il numero 12 che da Marciana Marina sale a San Giovanni, Solfale, Lavacchio, per poi ridiscendere fino a Marciana Marina attraverso le Coticchie».

«Un impegno concreto per riaprire e/o valorizzare accessi e sentieri costieri – dice Mazzantini - frutto di unŽalleanza tra unŽassociazione ambientalista ed una imprenditoria attenta allŽambiente che ci permetterà alla fine dellŽestate di portare a termine un progetto già iniziato lo scorso anno: il ripristino di un altro degli accessi segnalati, quello crollato che dalla splendida spiaggetta dello Schioppo portava alla costa di Remontò-Cote Tonda».

LŽElba è il territorio costiero e insulare italiano con la maggiore quantità di spiagge segnalate da Legambiente nella Guida Blu pubblicata insieme al Touring Club: Innamorata, Terranera, Topinetti, Frugoso, Mangani e Rivercina, Nisporto, Sansone, Enfola, Cala e Ripa Barata, Ogliera, Le Tombe e Rosselle (questa confermata tra le 10 più belle e selvagge dŽItalia), Galenzana, Margidore.

«Sono solo alcune delle tranquille e appartate, a volte sconosciute, spiagge dellŽElba, un grande patrimonio ambientale e paesaggistico di tutti e che tutti devono poter conoscere e frequentare rispettandone la delicatezza e la bellezza, senza cancelli e catene – sottolinea Legambiente - Insieme allŽAcqua dellŽElba stiamo lavorando per dare un esempio concreto di come alla denuncia del "mare in gabbia" possa far seguito un lavoro di valorizzazione di sentieri e coste che fino ad oggi ha trovato lŽappoggio di Parco Nazionale, Comunità Montana e dei Comuni di Marciana e Marciana Marina».

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