[03/07/2008] Parchi

I parchi del nuovo ministro

PISA. C’era e c’è attesa su cosa intende fare il nuovo governo per i parchi. Alcune sortite e notizie poi risultate ‘false’ - ma visti i tempi verosimili - avevano accresciuto le preoccupazioni di chi ritiene che non ci sia più tempo da perdere. Il ministro Prestigiacomo aveva preannunciato che ci avrebbe pensato anche in estate e poi avrebbe visto.

Ora però a commento di quelle notizie cervellotiche che avevano girato sui giornali anticipa che la prima cosa da fare sarà la guerra al ‘poltronificio’ dei parchi perché possano diventare delle grandi imprese come in altre parti del mondo. Insomma meno poltrone e più cassa. Sulle poltrone siamo alle solite accuse che ormai non risparmiano più neppure le pro-loco che servono solo a eludere i problemi veri.

Tutti questi castigamatti non fanno più neppure notizia. Invece di lanciare nuove balorde campagne dovrebbero innanzitutto informarsi. L’idea poi di far cassa non è neppure nuova perché un altro ministro non tantissimo tempo fa aveva avuto la stessa brillante idea poi rientrata per la sua palese inconsistenza e assurdità.
Lui si era risparmiato prudentemente però il riferimento ad altre parti del mondo – almeno quello conosciuto - dove si praticherebbero queste fantomatiche gestioni alla Las Vegas.

Il nuovo ministro avrebbe fatto meglio a dare un’occhiata a quel che succede nei parchi europei ed anche a cosa è stato deciso in tempi neppure lontani in importanti appuntamenti internazionali ai quali ha partecipato anche il nostro paese. Si sarebbe risparmiata una brutta figura. In molti casi i parchi dispongono di così poche ‘poltrone’ -vedi per tutte le aree marine protette- da non poter neppure fare un minimo di vigilanza sul loro territorio. Il ministro le farà giocare in borsa? Ecco perché Federparchi aveva chiesto e rinnova oggi rinnova la proposta di andare presto ad una Conferenza nazionale in cui stato, regioni, enti locali concordino il da farsi e non continuare nella gara a chi le spara più grosse.

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