[04/07/2008] Energia

Russia ed Europa, tra sorrisi di facciata e coltellate energetiche

LIVORNO. Dopo il vertice siberiano di Kanty-Mansisk dl 27 giugno, parte oggi a Bruxelles il primo ciclo di negoziati per un nuovo accordo di cooperazione Ue-Russia che discuterà soprattutto di come rafforzare equamente il mercato energetico tra Europa e Russia.
Ma mentre discutono con i funzionari dell´Unione europea, gli amici russi sono al lavoro nell´ex Asia sovietica per fare in modo che quel cordone ombelicale energetico che si sta tentando di costruire a Bruxelles sia, più che un legame, una catena insostituibile.

Mosca punta ad acquistare tutto il gas del Turkmenistan a prezzo di mercato per impedire che il regime di Ashgabat avvii progetti energetici con altri Paesi.

Sorrisi di facciata e coltellate sotto il tavolo? Infatti, i giacimenti di gas turkmeni sono ambiti proprio dall´Unione europea che ci vorrebbe alimentare il gasdotto Nabucco che, attraverso Mar Caspio, Azerbaigian, Georgia e Turchia, aggirerebbe proprio la Russia.

A condurre le trattative in Turkmenistan è direttamente l´assistente del presidente Medvev, Sergei Prikhodko che spiega a Ria Novosti che «Dopo il passaggio progressivo ed inevitabile ai prezzi di mercato, l´eventuale fornitura di gas ad altri Paesi dovrà uscire dall´ordine del giorno. Se il Turkmenistan aumenta i suoi prezzi, la redditività delle forniture verso la Russia verrà rafforzata, Costruire o modernizzare il gasdotto del Caspio è una cosa, costruire altre condotte verso nuovi territori, che implica rischi importanti, è un´altra cosa».

Gazprom e il governo di Ashgabat avevano già firmato nel novembre 2007 un protocollo addizionale al contratto di fornitura per il gas turkmeno che stabiliva uno spostamento progressivo verso i prezzi di mercato tra le due ex repubbliche dell´Urss, che doveva essere raggiunto entro il primo gennaio 2009.

Ma la Russia ha grandi progetti per l´Asia centrale, che considera ancora il suo giardino di casa energetico e con la quale ha ancora un rapporto che rievoca la nostalgia per l´impero zarista e sovietico...
Attualmente, attraverso il gasdotto Asia centrale-centro, il gas turkmeno arriva in Russia passando da Uzbechistan e Kazachistan e Gazprom poi prevede a farlo tansitare anche verso l´infedele Ucraina.

Nel 2007, Russia, Kazachistan e Turkmenistan si sono accordati per costruire il gasdotto del Caspio, come alternativa al Nabucco, per trasportare il gas turkmeno e kazako verso l´Europa e Mosca continua a moltiplicare le offerte per fare in modo che il regime di Ashgabad rinunci al Nabucco e alle sue smanie filo-occidentali.

Se le lusinghe e le promesse faranno breccia nei sensibili cuori e nelle ancor più sensibili tasche dei turkmeni, l´Unione europea avrà ancora molti e difficili round negoziali da giocarsi con Mosca, che col petrolio e il gas centro asiatico rischia di avere il colpo da ko.

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