[07/07/2008] Trasporti

Autotrasporto, In Ue si pagherà in base a quanto si inquina

FIRENZE. Come noto, la Commissione Europea per quanto riguarda la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera, si sta concentrando sui veicoli pesanti con motori diesel. Ha infatti presentato nello scorso febbraio la proposta cosiddetta Euro VI che definisce limitazioni imposte ai veicoli degli Stati membri dell’Unione europea a partire da aprile 2013.

Questo tipo di scelte effettuate per tutelare la salute dei cittadini, hanno riflessi sul funzionamento del mercato ma poiché la proposta verrà applicata in tutta Europa, gli standard di Euro VI non genereranno (pare) barriere commerciali per i produttori di veicoli dell’Unione europea. Anzi, l’intenzione è quella di ridurre i costi per i produttori e favorire la diffusione di limiti più cautelativi delle emissioni in tutto il mondo e a lungo termine per favorire e rendere più competitivi i produttori europei sul mercato globale.

La proposta Euro VI, ancora in fase di studio, prende in considerazione inquinanti come gli ossidi di azoto (NOx), le polveri fini (PM 2.5), la CO2 e la relazioni con i costi dei produttori. Arpat informa che in Olanda l’Agenzia per l’ambiente dei Paesi Bassi, sta già lavorando in linea con Euro VI. Infatti ha realizzato uno studio che mostra come negli ultimi anni la qualità dell’aria in Olanda sia generalmente migliorata, ma persistono ancora dei luoghi dove si registrano superamenti dei limiti previsti per quello che riguarda alcune sostanze come il particolato (PM10) ed il biossido di azoto (NO2). Queste aree sono chiamate hotspots e si trovano per lo più vicino alle autostrade nelle grandi città e nelle trafficate strade urbane di Randstad (agglomerato urbano nell’ovest del paese).

Sono i mezzi pesanti i maggiori imputati al perdurare della critica
qualità dell’aria specialmente per l’NO2. Ad esempio senza le limitazioni imposte da Euro VI, lo studio prevede che il 35% delle concentrazioni di biossido di azoto lungo le autostrade negli agglomerati di Rotterdam/Dordrecht sarà causato nel 2015 da veicoli pesanti con motori diesel. Ma lo stesso studio olandese ha dimostrato come l’applicazione delle nuove norme potrà determinare la riduzione delle emissioni dei tir con motori diesel con una conseguente significativa riduzione di biossido di azoto negli hotspots e in generale, rispetto ai risultati attesi, anche una forte riduzione di NOx e PM2,5 con l’applicazione degli standards Euro VI rispetto all’attuale Euro IV.

Tra l´altro mercoledì la commissione Ue sarà chiamata ad approvare il pacchetto Greening transport che mira a fissare pedaggi personalizzati ai singoli autotreni, calcolati sulla base del costo sociale del viaggio stesso, di fatto pedaggi proporzionati all´emissione di Co2 in atmosfera.

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