[08/07/2008] Energia

Tutti i numeri del piano energetico della Toscana

FIRENZE. Ammontano a 252 milioni di euro nel triennio 2008-2010 le risorse totali previste dal Piano di indirizzo energetico regionale per realizzare gli obiettivi che si pone. Circa 25 derivano da finanziamenti regionali, quasi 49 da fondi statali, mentre la quota dei privati ammonta a 154 milioni di euro.

Una delle novità previste dal Pier è il Sistema informativo energetico regionale, impostato su base territoriale provinciale, in grado di fornire report semestrali al Consiglio Regionale. Tra i suoi compiti quello di favorire, entro i prossimi due anni, la realizzazione di una banca dati della domanda di calore per settore e territorio.

Tra le priorità indicate dalla Regione e che speriamo non restino le solite buone intenzioni c’è la riconversione a gas delle obsolete centrali a olio combustibile dell’Enel a Piombino e Livorno, che solo nel 2007 hanno prodotto oltre 1,6 milioni di tonnellate di CO2.

Intanto i cittadini sembrano rispondere bene sul fronte delle rinnovabili: la Toscana è la quinta regione italiana per numero di domande presentate all’Enea di detrazioni fiscali fino al 55% per interventi di miglioramento energetico in edilizia e nei trasporti. Sotto una certa soglia per installare un impianto di produzione di energie da fonti rinnovabili, è sufficiente una semplice dichiarazione di inizio di attività (Dia). Si tratta di 60 kilowatt per l’eolico, 20 per il fotovoltaico, 100 per l’idraulica, 200 per le biomasse, 250 per i gas da discarica.
Per i mini impianti basta addirittura una semplice comunicazione scritta al Comune. Per impianti eolici con potenza fino a 5 kilowatt, fino a 3 per il fotovoltaico e per il mini hydro, fino a 20 metri quadrati per il solare termico.

Ad oggi sono 8 i megawatt di potenza installata in impianti fotovoltaici, con un vero e proprio boom negli ultimi mesi. La previsione è di arrivare a 150 al 2020. Per i privati sono previsti contributi fino al 20% delle spese sostenute per chi installa pannelli solari e anche per chi toglie l’amianto dai tetti e lo sostituisce almeno per il 60% con solare fotovoltaico o termico, anche se in questio senso le sovrintendenze rappresentano un forte ostacolo impedendo l’installazione dei pannelli fotovoltaici in molti centri, mentre magari parabole e condizionatori hanno libera diffusione. La potenzialità del solare termico è stimata in 900.000 m2 di collettori solari installabili nei settori pubblico e privato. La stima è di riuscire ad installarne 580.000 al 2020. Dall’anno prossimo saranno obbligatori su tutte le nuove abitazioni.
L’Unione europea intende più che raddoppiare (dal 4 all’8,5%) la quantità di energia elettrica prodotta da biomasse. La stima in Toscana è di 2,5 milioni di tonnellate l’anno di biomassa utilizzabile, per una potenza elettrica fino a 171 MW elettrici e 634 termici al 2020. Il Pier esclude che a questo scopo possa essere utilizzato l’olio di palma e qui ci sarà da vedere come risponderanno le amministrazioni locali, che in passato hanno invece seguito proprio la strada dell’olio di palma, come la centrale di Montegemoli (piombino) autorizzata con una determina dirigenziale dalla Provincia di Livorno.

Sul piano della pianificazione specifica sull’eolico, le analisi che il Lamma sta conducendo per conto della Regione Toscana, consentiranno, in tempi ravvicinati, di avviare un confronto con gli enti locali per individuare gli ambiti entro cui favorire la installazione dei grandi impianti eolici. Province e Comuni potranno individuare nuovi strumenti per favorirne la collocazione, sempre in contesti di sostenibilità, consentendo eventualmente l’occupazione di aree demaniali.

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