[10/07/2008] Energia

Rifondazione Livorno boccia il sì al rigassificatore contenuto nel Pier

LIVORNO. Così come avevano fatto i Verdi di Livorno, anche la federazione livornese di Rifondazione boccia la parte del Pier in cui si conferma la necessità della realizzazione di un rigassificatore. «Se da un lato rileviamo che è certamente da considerarsi un risultato positivo - afferma il segretario Alessandro Trotta - dall’altro il Pier rischia di essere solo un elenco di buone intenzioni, in assenza di un Piano energetico nazionale che definisca un quadro di riferimento certo e credibile.
E inoltre permangono nel Pier contraddizioni, in primo luogo quella di inserire il rigassificatore off Shore a largo della costa livornese, scelta su cui la nostra federazione si è sempre espressa contro».

Se però i Verdi di Livorno avevano criticato anche la scelta di includere nel Pier la necessità di nuovi inceneritori per chiudere il ciclo integrato dei rifiuti, Rifondazione si concentra esclusivamente sull´Olt.

«E´ stato impedito - prosegue Trotta - alla popolazione di Livorno di essere informata tempestivamente e consultata così come prevedono le normative attuali (Legge Seveso e Convenzione di Aarhus).
Inoltre la Regione ha istituito una Commissione internazionale sulla sicurezza dell’impianto che doveva dare il suo parere prima dell’inizio dei lavori, ma ciò non è ancora avvenuto, mentre i lavori sono già iniziati».

Nel merito il Prc di Livorno è contrario al rigassificatore perché «sarebbe un’opera inutile in quanto l’approvvigionamento di gas per la Toscana avviene con i metadonotti e non c’è necessità evidente di costruire un impianto off shore che drena grandi risorse economiche, favorendo esclusivamente la rendita speculative delle multinazionali del gas; Sarebbe un’opera dannosa perché verrebbe a caricare l’ambiente già saturo di impianti ad alto rischio; Sarebbe opera pericolosa, perché primo rigassificatore al mondo su piattaforma galleggiante che impone l’interdizione della navigazione, tra l’altro danneggiando significativamente il traffico portuale, la pesca, il turismo e l’economia del territorio».


Torna all'archivio