[15/07/2008] Consumo

La ricetta dei consumatori Usa: meno suv e più biologico

LIVORNO. Meno suv e più biologico? Si potrebbe anche sintetizzare in questo modo quello che sta accadendo negli Stati Uniti dove i consumatori, tra caro-greggio, crisi dei mutui e fallimenti delle banche, stanno correndo ai ripari comprando auto a bassi consumi, ma non tirano la cinghia sul cibo. FederBio infatti segnala oggi una ricerca, realizzata in occasione del Healthy Foods International Exposition and Conference di Dallas, che ha analizzato i consumi di 1000 famiglie negli Usa nel periodo tra novembre 2007 e maggio 2008 e i risultati hanno dimostrato come gli alimenti biologici siano diventati essenziali e non considerati merci voluttuarie che possono essere tagliate dalla lista della spesa in periodi di minor disponibilità economica, come sta invece avvenendo per altre tipologie di prodotti e servizi.

Si confermerebbe inoltre come i consumatori siano indirizzati a spendere di più per quei prodotti che sanno essere sani, infatti l’industria statunitense del food & beverage biologico ha registrato una crescita vertiginosa, raggiungendo nel 2007 un fatturato di 18.9 miliardi di dollari. «I dati sui consumi negli Stati Uniti - commenta il presidente di FederBio Paolo Carnemolla - confermano una tendenza in atto anche in Europa e in Italia e rendono evidenti a tutti gli ampi spazi di mercato che si aprono anche per le imprese alimentari italiane che hanno convertito tutta o parte della loro produzione al biologico».

«Questo ennesimo segnale - aggiunge -, in chiara controtendenza con l’andamento generale degli acquisti domestici, dimostra come non sia utile per una durevole prospettiva di competitività dell’agroalimentare italiano il sostegno ad una produzione agricola indistinta e non chiaramente percepita dai consumatori come sana e sostenibile». «Per questo – conclude il presidente di FederBio - continuiamo a chiedere scelte chiare di politica agricola nazionale e apprezziamo la scelta del Ministro Zaia di confermare la convocazione di una conferenza nazionale sulle prospettive dell’agricoltura italiana».

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