[15/07/2008] Acqua

Riforma servizi pubblici locali, via libera commissioni bilancio e finanze

FIRENZE. Qualche ritocco rispetto al testo emanato dal Governo, ma sostanzialmente le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno dato il via libera alla riforma dei servizi pubblici locali. E´ infatti stato approvato un testo, proposto dalla Lega ma che ha “trovato” le firme del Pdl, che allarga il campo delle deroghe previste per l´affidamento.

L´emendamento prevede che "in deroga alle modalità di affidamento ordinario" l´affidamento può avvenire a favore di "società a capitale interamente pubblico, partecipate dall´ente locale, che abbia i requisiti richiesti dall´ordinamento comunitario per la gestione in house" e in favore di "società a partecipazione mista pubblica e privata anche quotate in borsa, partecipate dall´ente locale a condizione che il socio privato sia scelto mediante procedure ad evidenza pubblica, nelle quali siano già stabilite le condizioni le modalità e la durata della gestione del servizio e le modalità di liquidazione del socio al momento della scadenza dell´affidamento del servizio".

Si prevede poi che i soggetti "affidatari diretti di servizi pubblici locali possono comunque concorrere alla prima gara svolta per l´affidamento mediante procedura competitiva a evidenza pubblica dello specifico servizio già loro affidato". Il nuovo testo si occupa poi in modo specifico del tema dell’acqua "Le concessioni relative al servizio idrico integrato rilasciate con procedure diverse dall´evidenza pubblica cessano comunque entro e non oltre la data del 31 dicembre 2010 senza necessità di apposita deliberazione dell´ente affidante". Non sono tardate ad arrivare le reazioni da diversi fronti. Da quello strettamente parlamentare, il provvedimento non trova i favori del maggior partito di opposizione, il Pd, a cui non piaceva il testo del governo e ora nemmeno le modifiche apportate dalla maggioranza durante i lavori in aula.

Ad esprimersi è Linda Lanzillotta che sul tema aveva lavorato, da ministra, nella scorsa legislatura «Le norme ampliano il sistema dell´affidamento in house, avranno ricadute in termini di costi sui cittadini e impediscono il federalismo». Sul fronte della società civile la prima reazione arriva dal Forum italiano dei Movimenti per l’acqua che certo non esprime parole di soddisfazione, anche se di segno opposto rispetto a Lanzillotta «Il testo approvato dalla Commissione Bilancio della Camera in materia di servizi pubblici locali riesce contemporaneamente ad essere liberista e a salvaguardare le posizioni di rendita delle grandi aziende quotate in Borsa. Siamo in presenza di un "fritto misto" tipicamente tremontiano, che, da una parte, fa avanzare la logica di privatizzazione, decidendo che la forma di affidamento normale dei servizi pubblici locali è quello della gara, rendendo residuale gli affidamenti diretti; dall´altra, però, fa uno sconto alle SpA miste quotate in Borsa, che potranno continuare a svolgere servizi al di fuori del proprio territorio di appartenenza».

Dal Forum fanno notare che il provvedimento si scontra con gli orientamenti della giurisprudenza europea che rende possibile gli affidamenti diretti agli Enti pubblici e li impedisce invece alle SpA miste. Al Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua preme ovviamente innanzi tutto la gestione pubblica della risorsa idrica e su questo fronte proseguirà la sua battaglia «contrasteremo il provvedimento con le iniziative necessarie, a partire dalle mobilitazioni nei territori perché il servizio idrico possa essere gestito direttamente tramite Enti pubblici e con forme di democrazia partecipata».

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