[15/07/2008] Urbanistica

Provincia di Lucca, ecco il Programma locale di sviluppo rurale

LUCCA. Il sistema rurale come volano per lo sviluppo del territorio. Ovviamente nell’ottica della sostenibilità. E’ questo in sintesi quanto previsto nel Programma locale di sviluppo rurale realizzato dalla provincia di Lucca di concerto con le Comunità Montane e le organizzazioni di categoria. All’incontro di presentazione hanno partecipato il presidente della provincia Stefano Baccelli, l’assessore all’agricoltura Alessandro Adami, i presidenti delle Comunità Montane di Alta Versilia, Garfagnana, Media Valle del Serchio e Zona N area Lucchese e le organizzazioni agricole.

«L’obiettivo della programmazione è utilizzare al meglio le risorse dell’Unione europea, della Regione Toscana e della provincia – dichiara il presidente Baccelli - per lo sviluppo del sistema rurale e in particolare agricolo. Esso non deve essere considerato soltanto per i beni di produzione, ma anche in un’ottica di sviluppo sostenibile del nostro territorio e di crescita economica, puntando sulla tutela della qualità dei prodotti e sulla promozione. Per il triennio 2007–2010 abbiamo a disposizione 25.893.092 euro che vogliamo utilizzare, confrontandoci con le imprese, per il rilancio del settore, per fare in modo che le aziende possano investire in innovazione e proseguire nel percorso di tutela e valorizzazione della qualità e dei prodotti tipici». Per raggiungere gli obiettivi indicati dall’UE e dalla Regione Toscana, che prevedono il miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, della qualità della vita, la valorizzazione dell’ambiente e la diversificazione dell’economia locale, la provincia di Lucca ha messo a punto alcune strategie: per quanto riguarda il miglioramento della competitività, si provvede a un potenziamento di quelle aziende impegnate nei comparti maggiormente soggetti alla competizione nei mercati e, in particolare, il florovivaistico, per la cui produzione la provincia di Lucca è seconda in Toscana, dopo Pistoia, e rappresenta il 42% della produzione in serra regionale. Il Programma poi dedica ampio spazio al miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale. Sono previsti interventi di prevenzione dei problemi ambientali, causati da fattori extra-agricoli, soprattutto attraverso il corretto utilizzo del bosco e della risorsa forestale. Verranno recuperate superfici di pianura degradate, mediante interventi di ripristino ambientale, così come attraverso la ricostruzione del paesaggio con specie forestali tipiche della tradizione locale.

«Tra le azioni fondamentali previste nel documento programmatico – afferma l’assessore Adami – un’ attenzione particolare è rivolta a sviluppare il rapporto diretto tra produttori e consumatori in un’ottica di filiera corta, e a sostenere le imprese orientate al mercato, che investono in innovazione, marketing, promozione e certificazione dei prodotti. In un territorio, come quello provinciale, in cui le basse percentuali di superficie agricola vengono compensate da una maggiore estensione delle aree naturali, a bosco e di montagna, è importante favorire l’evoluzione dei modelli di fruizione degli spazi rurali, concentrandosi sul crescente interesse per la loro offerta turistico - gastronomica. A questo proposito- conclude Adami verranno attuate politiche per la valorizzazione del paesaggio, soprattutto attraverso una corretta gestione e valorizzazione del patrimonio forestale, che sarà attuata a cominciare dalla tutela delle biodiversità, dalla commercializzazione dei prodotti selvicolturali e del consolidamento dell’occupazione delle attività collegate».

Sul fronte finanziario la realizzazione del Piano di Sviluppo Rurale è divisa in due fasi: 2007-2010 e 2011-2013. Per quanto riguarda la prima fase, le risorse pubbliche disponibili per gli interventi per lo sviluppo rurale sul territorio provinciale ammontano ai 25 milioni e 893mila euro come riferito da Baccelli, che potranno attivare un finanziamento di 41 milioni e 100mila euro. Infine la provincia informa che sul fronte più strettamente politico si è fatta promotrice, insieme alla regione Toscana, di un intervento presso il Ministero delle politiche agricole, affinché sia rinegoziata con la Commissione europea, la zonizzazione delle aree rurali, dato che tutto il territorio della Piana e della Versilia è stato classificato come ‘polo urbano’, determinando in questo modo un danno rilevante per le aziende agricole.

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