[21/07/2008] Comunicati

Gulp! Contributi ai fini umanitari per...l´Aiea

LIVORNO. In una fase storica in cui la fame nel mondo arruola ogni giorno nuove persone e che si allunga l’elenco dei diseredati, cresce anche di misura l’elenco degli organismi ammessi ad ottenere i contributi ai fini umanitari erogati ogni anno dal ministero degli affari esteri, che quest’anno ammontano a 7,8 milioni di euro. Al tavolo dei contributi sono infatti dieci organismi in più (aggiunti tredici e cancellati 3), ma l’elenco degli ammessi ha suscitato qualche perplessità fra i parlamentari che dovevano pronunciarsi sul decreto che intanto contiene i nomi dei beneficiari, mentre l’ammontare del contributo verrà assegnato sulla base dei progetti presentati.

La lista delle new entry contiene infatti anche l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che non per fare il processo alle intenzioni, ma è abbastanza anomalo che venga inserita in un elenco di enti che portano avanti progetti a fini umanitari, che hanno in genere attività tese al mantenimento della pace, alla salvaguardia dei diritti umani, insomma iniziative umanitarie ad ampio raggio, ma comunque ben connotate. A meno che non si voglia considerare che il controllo sulla sicurezza nucleare e il compito di verificare il rispetto degli impegni internazionali assunti di non condurre programmi nucleari con fini militari, demandato all’Aiea debba rientrare in una attività di tipo umanitario (finanziata quindi sulla base di progetti specifici) e non un corollario standard da intraprendere in maniera automatica laddove esistono attività legata all’atomo.

Nata in seno all’Onu nel 1947, il ruolo dell’Aiea è infatti quello di fornire, attraverso misure efficaci (in termini sia di maggiori informazioni fornite dagli Stati, sia di più semplificate procedure di accesso da parte degli ispettori , informazioni che assicurino che nei paesi controllati ed in cui è presente materiale nucleare non vi siano digressioni dall’uso civile verso applicazioni di tipo militare e che non sussistano attività nucleari non dichiarate.
Attività che può anche avere dei risvolti umanitari, ma che sarebbe a dir poco inquietante se dovesse essere legata solo a progetti finanziati per tale obiettivo, anziché un´attività garantita, dà finanziamenti certi e da totale indipendenza nel suo agire.

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