[14/04/2006] Rifiuti

Cosimi: «La Tia si diminuisce lavorando sull´evasione»

LIVORNO. Vertice a Palazzo Comunale sulla questione della tariffa d’igiene ambientale, dopo le proteste delle associazioni dei commercianti. Vi hanno preso parte il sindaco Alessandro Cosimi (nella foto), il responsabile dell’Ufficio tributi Marusco Marini e, per l’Aamps, il presidente Filippo Di Rocca, l’amministratore delegato Massimo Chimenti, il responsabile della finanza Luca Cosci e la responsabile dell’Ufficio Tia Giuseppina Mura. All’uscita dall’incontro, è stato direttamente il primo cittadino a riferirne l’esito ai cronisti. «L’applicazione della tariffa – ha spiegato Cosimi – ha creato problemi in molti comuni dove è stata introdotta. Noi stiamo lavorando, e fin da martedì avremo un’altra riunione di questo tavolo tecnico con l’azienda, per giungere ad un allargamento della base imponibile, in modo da rendere meno dure le ricadute della tariffa sulle categorie che si lamentano. E’ comunque necessario dire che in città ci sono anche molti cittadini che pagano meno, rispetto alla vecchia Tarsu, con i nuovi criteri di calcolo. Dopo questa riunione, incontreremo anche le organizzazioni dei commercianti e le organizzazioni sindacali confederali».

La strada individuata per poter distribuire diversamente l’applicazione della tariffa pare essere quella di un lavoro rigoroso contro evasione ed elusione. «Le stime che abbiamo – ha detto il sindaco – ci parlano di una quota compresa fra il 12 ed il 15 che si sottrae al pagamento. Sostanzialmente, di una fascia di popolazione e di attività che non hanno mai pagato la Tarsu, dal momento che la banca dati sulla quale ci si è basati per emettere le bollette Tia è quella della vecchia tassa. E’ necessario, dunque, compiere una valutazione di questo tipo per capire come questa evasione può essere recuperata: è così che la Tia può essere destinata a diminuire col passare del tempo». Il sindaco ha ricordato come quella della gestione dei rifiuti sia «una vicenda estremamente complessa». «Rispetto al passato – ha detto Cosimi – c’è un dato che non deve sfuggire: se con la Tarsu il gettito proveniva per il 60 per cento dalle utenze domestiche e per il 40 da quelle non domestiche, si è scelto adesso di gravare sulle famiglie per il 43%».

Cosimi ha anche confermato che Comune e Aamps verificheranno se è vero quanto affermano i commercianti, e cioè se il gettito complessivo della tariffa potrebbe anche superare il costo del servizio di gestione dei rifiuti svolto dall’azienda: «Al momento non appare un fenomeno del genere, ma è un’altra delle questioni che stiamo valutando». Il sindaco ha ricordato anche l’impegno profuso dall’amministrazione per mettere Aamps in condizioni di affrontare i problemi del futuro: «Abbiamo ricapitalizzato, e non finanziato a fondo perduto, l’azienda fermandone un processo di privatizzazione che stava affrontando con un capitale sociale fortemente svalutato. Abbiamo investito in classe politica e tecnica, con le nomine effettuate ai vertici dell’azienda».

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