[23/07/2008] Rifiuti

L´Ue finanzia la discarica di Kinshasa

BRUXELLES. L´Unione europea è intenzionata a concedere un finanziamento di 20 milioni di euro per realizzare una discarica di rifiuti solidi urbani nella Repubblica democratica del Congo, a Mitendi, nella comunità di Mont-Ngafula, nei pressi della capitale Kinshasa. Il finanziamento infatti dovrebbe essere utilizzato anche per ripulire e rifare le fognature delle comunità di Barumbu, Kinshasa e Gombe.

Il giornale di Kinshasa "Le Potentiel" spiega che «la raccolta dell´immondizia pone problemi nella città di Kinshasa. Il non rispetto delle norme urbanistiche da parte dei costruttori, l´assenza di una discarica finale e la non riabilitazione dei servizi igienici esistenti, soprattutto del Programme national d´assainissement (Pna) e dei servizi municipali d´igiene, hanno costituito, per anni, l´handicap maggiore per il risanamento di Kinshasa».

Il cospicuo finanziamento dell´Ue verrà erogato attraverso il comune delle capitale che realizzerà la discarica di Mitendi, visto che finalmente è terminato lo scontro amministrativo tra la provincia del Bas-Congo e la citta-provincia di Kinshasa che rivendicavano ognuna la sovranità sull´area interessata (e sugli euro in arrivo da Bruxelles).

L´annuncio che i lavori della grande discarica potranno partire è stato dato ieri dal governatore di Kinshasa, André Kimbuta Yango, in occasione dell´avvio dei lavori di evacuazione delle montagne di immondizia giacenti nelle strade della comunità di Kalamu.
Il governatore ha anche detto alla stampa presente che «un´altra discarica sarà realizzata all´inizio del gennaio 2009 a Mpasa, località situata nella comunità di N´Sele, su terreni di proprietà dell´amministrazione comunale. Gli studi di compatibilità stanno per essere avviati da sudafricani e i lavori cominceranno all´inizio di gennaio 2009».

Intanto si sta procedendo alla bonifica dell´inquinato fiume Bitshaku-tshaku, un altro progetto finanziato dall´Ue, ma il governatore lamenta che i progressi sono in parte vanificati dalla costruzione abusiva di case lungo la riva, che sversano direttamente nel fiume le acque nere e ha sottolineato che «Il problema risiede nel Piano urbanistico della capitale. Prima di costruire, occorre prevedere delle fosse settiche e tutti devono rispettare le norme richieste». Quando si tratta di spazzatura e abusivismo edilizio tutto il mondo è paese, almeno dall´Italia in giù.

Torna all'archivio