[25/07/2008] Rifiuti

Recycling art: l´arte scopre il recupero di materia

LIVORNO. Il recupero di materia è una delle strade maestre da percorre per raggiungere la sostenibilità ambientale. Essa dipende infatti da un buon governo dei flussi di materia appunto e di quelli di energia. Ogni forma di recupero e riutilizzo di materia è quindi auspicabile e possibilmente da incentivare. E di segnali, anche piccoli, se ne cominciano a vedere a tutti i livelli e quando raggiungono settori come l’artigiano meritano di essere rilanciati. Come nel caso della Recycling art, un mestiere d´arte, come provocatoriamente (ma non troppo) emerge dalla ricerca “La grande Europa dei mestieri d’arte. L’artigianato artistico d’eccellenza nei Paesi dell’Unione Europea”. Ricerca realizzata dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, in collaborazione col centro ricerca “Arti e mestieri” attivo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si tratta di una mappatura dei mestieri d’arte più prestigiosi d’Europa – spiega una nota della Fondazione – che mette in evidenza le diverse forme di artigianato artistico d’eccellenza, tra le quali spicca per originalità il Recycling, inteso non come processo di smaltimento rifiuti ma come tecnica che permette di ottenere vestiti e oggetti d’arte a partire da materiali di scarto.

Questa tendenza – prosegue la nota - è nata negli ultimi anni in Inghilterra come un’area importante dell’artigianato locale (il 2,7% della produzione artigianale inglese deriva da materiali riciclati), ma si sta rapidamente espandendo in tutta Europa sull´onda dell’Eco-Design, un trend etico ed estetico in rapida diffusione. A dimostrazione della centralità dell’ecologia nel mondo del mestiere d’arte, Franco Cologni, Presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte afferma: «Etica ed estetica si uniscono: come scrive Suzy Menkes, penna dell´International Herald Tribune, green is the new black. Il gentiluomo di oggi non bada solo all´eleganza, ma anche alla provenienza del capo o del tessuto, e premia i prodotti che sono eticamente eccellenti oltre che esteticamente appaganti».

Ma anche in Italia l’Eco-Design sta diventando una tendenza di culto, supportato addirittura da iniziative istituzionali. Un buon esempio arriva dalla Regione Lombardia che ha istituito il “Remade in Italy”, un’esposizione dedicata a prodotti di design creati utilizzando materiali riciclati post-consumo che, alla sua quarta edizione, ha oramai raggiunto risonanza internazionale.

All’interno dello stesso progetto Regione Lombardia presenta Eco Tool, uno strumento di lavoro virtuale che supporta le aziende per valutare l’ecocompatibilità dei prodotti. Preso atto dell’estrema importanza del Recycling come nuova frontiera per i Maestri d´Arte del XXI secolo – spiega ancora la nota - i ricercatori dell’Università Cattolica e di Fondazione Cologni hanno dunque deciso di inserirlo all’interno della ricerca, nel capitolo dedicato ai Mestieri d´Arte del Regno Unito. Una scelta interlocutoria: nel Recycling, infatti, la materia prima (punto fondamentale dell’artigianato) non esiste di per sé, ma va rielaborata a partire da un altro prodotto finito già confezionato. La grande capacità creativa di questi maestri d’arte sta quindi nella de-costruzione del prodotto di partenza per arrivare alla ri-costruzione dell’oggetto d’arte.

La ricerca, che dedica un capitolo a ciascuno Stato dell´Unione Europea, offre quindi delle nuove prospettive di indagine verso il cosmo dei Mestieri d´Arte, spingendosi oltre i mestieri consolidati della tradizione per analizzare le nuove tendenze dell´artigianato artistico contemporaneo d’eccellenza.

Quando queste nuove tendenze non saranno più solo tendenze e il criterio del risparmio di materia sarà direttore nei processi di produzione tutti, la strada verso la sostenibilità ambientale potrà dirsi intrapresa.

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