[25/07/2008] Consumo

Il caffè geisha e il Volcan Baru

LIVORNO. A Panama il prezzo del caffè chiamato geisha batte ogni giorno un nuovo record e la forte domanda di questo prodotto sempre più richiesto dai buongustai per il suo sapore unico sta producendo un risultato forse non del tutto inatteso: molti coltivatori cercano di appropriarsi di terreni di montagna per coltivare il caffè, a discapito della foresta pluviale del Paese. A giugno, l´Agenzia per la protezione dell´ambiente di Panama ha scoperto 16 ettari coltivati abusivamente a caffè nel cuore del parque nacional Volcan Baru (Nella foto), ma il fenomeno sembra molto più esteso e il disboscamento va di pari passo con l´aumento del prezzo del caffè e le riserve naturali panamensi vengono piano piano ridotte e inglobate a pezzi dalle piantagioni che le circondano, per coltivare il caffè geisha, sempre più richiesto dai torrefattori di caffè americani, giapponesi e soprattutto europei, di quella stessa Europa che poi finanzia progetti per frenare la deforestazione in America centrale.

Secondo Ezequiel Miranda, presidente dell´Asociación para la conservación de la biosfera, che opera nella regione di Boquete, vicino al confine con il Costarica, si tratta di «Una minaccia molto grave per il parco. Gli individui non rispettano le leggi ed il governo non ha giocato il suo ruolo di garante del rispetto della legge». Ma è davvero difficile contrastare la deforestazione quando, già nel 2007, il prezzo di una libbra di questo caffè aveva raggiunto i 130 dollari in un´asta internazionale on-line, una cifra favolosa, e non solo a Panama.

Il preziosissimo caffè geisha rischia di essere mortale per le aree protette, per ora le piantagioni abusive occupano solo una piccola parte delle migliaia di ettari del Volcan Baru, ma se l´invasione non verrà fermata la flora e la fauna uniche che vivono sull´unico vulcano di Panama potrebbe essere in pericolo, a cominciare dai puma, quetzals e dalle rare orchidee.

Il problema lo spiega bene Harmodio Santamaria, responsabile dell´Agenzia statale per l´ambiente: «Questa riserva è stata elevata allo statuto di parco nazionale per mantenere la biodiversità dell´area. Gli individui sanno perfettamente bene dove si trovano i confini del parco», tra l´altro le piantagioni abusive non sono viste di buon occhio dagli agricoltori regolari, che temono che l´illegalità ambientale si traduca in una cattiva immagine per il caffè geisha, con conseguenze su vendite e prezzi. Infatti, finora i coltivatori della zona erano noti per la loro responsabilità sociale ed ambientale, tanto che Ricardo Koyner, presidente della Panamanian specialty coffee Association tiene a dire che invadere il territorio del parco. «Non è certamente – aggiunge Santamaria - quel che la nostra organizzazione e i nostri membri fanno comunemente. Noi ci prendiamo davvero cura dell´ambiente. La produzione aumenta, ma noi la facciamo aumentare con precauzione per garantire il mantenimento della sua qualità».

Anche l´azienda Esmeralda Estate, produce il caffè più caro del mondo, ma il suo direttore Daniel Peterson mostra orgoglioso la certificazione di Rainforest Alliance che garantisce il rispetto ambientale dell´attività e dice che le terre alte sono diventate più rare nei centri tradizionali di produzione del caffè geisha, mai l´espansione non deve colpire il parco nazionale. Intorno alla regione della Boquette, potreste sentirvi male vedendo lo sviluppo immobiliare, ma ci sono ancora numerose terre adatte tra il Volcan e la frontiera». Almeno fino a che il caffè geisha non passerà di moda.

Torna all'archivio