[28/07/2008] Aria

La Forest carbon partnership facility sarà sperimentata in 14 Paesi tropicali

LIVORNO. Quattordici Paesi in via di sviluppo e nove Paesi industrializzati hanno costituito a Parigi, sotto l´egida della Carbon finance unit della Banca mondiale, la Forest carbon partnership facility (Fcpf) un partenariato ed un meccanismo internazionale contro i cambiamenti climatici.

I 14 Paesi in via di sviluppo selezionati durante la riunione di Parigi del comitato direttivo della Fcpf sono: Repubblica democratica del Congo, Gabon, Ghana, Kenya, Liberia e Madagascar in Africa; Bolivia, Costa Rica, Guyana, Messico e Panama in America; Nepal, Laos e Vietnam in Asia; i 9 Paesi sviluppati sono: Australia, Finlandia, Francia, Giappone, Gran Bretagna, Norvegia, Spagna, Svizzera ed Usa che hanno promesso di fornire circa 82 milioni di dollari alla Fcpf che assiste i Paesi in via di sviluppo delle aree tropicali e subtropicali sia ridurre le emissioni di gas serra provenienti dalla deforestazione e dal degrado delle aree forestali, attraverso l´ampio sistema di incentivi finanziari Reducing emissions from deforestation and degradation (Redd), volti anche alla conservazione della biodiversità.

Joëlle Chassard, direttrice dela World bank´s Carbon Finance Unit, ha detto che « Oggi, la deforestazione ed il degrado delle foreste sono la seconda causa artificiale del riscaldamento globale. Sono responsabili di circa il 20% delle emissioni di gas serra e la principale fonte delle emissioni nazionali in molti Paesi in via di sviluppo».

Per Robin Davies, vice-direttore del Sustainable development group - AusAid, che rappresenta l´Australia, il maggior donatore dell´iniziativa, «Il Fcpf è un importante meccanismo per realizzare effettivamente quanto è stato concordato al summit di Bali sul cambiamento climatico nel 2007. La scelta di questo primo gruppo di Paesi in via di sviluppo e donatori è un primo passo importante per ridurre le emissioni do CO2 dalla foreste e per far uscire dalla povertà le comunità che dipendono dalle foreste».

Secondo Gisela Ulloa, coordinatrice del National clean development office in Bolivia, «Il Fcpf ha creato una vera partnership, nella quale i Paesi in via di sviluppo e i Paesi sviluppati, insieme alla Banca mondiale, stanno lavorando in maniera partecipativa e trasparente per imparare a sostenere insieme il processo Redd. L´essere stata selezionata per questo processo, permette ora alla Bolivia di sviluppare le sue capacità di intraprendere azioni per rallentare la deforestazione e di diventare uno dei protagonisti principali del mercato dei Redd. Aderendo con altre Nazioni tropicali ed i potenziali protagonisti del carbon market, ci aspettiamo che il nostro ritmo di apprendimento, preparazione ed azione per affrontate il cambiamento climatico possa essere più mirato e meglio focalizzato sulle condizioni e le esigenze del nostro Paese».

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