[29/07/2008] Comunicati

Il legno e l´utilizzo di thiamethoxam: la direttiva Ue

LIVORNO. Dopo il clotianidin e l’etofenprox anche il thiamethoxam potrà essere utilizzato come principio attivo per preservare il legno, ma solo se non comporterà rischi per la salute umana e per l’ambiente. La Commissione europea ha stabilito che il thiamethoxam potrà essere iscritto nell’allegato I della direttiva 98/8/ce relativa all’immissione sul mercato dei biocidi (quelli che tutti noi conosciamo come pesticidi non agricoli). Gli Stati membri dovranno adeguarsi entro il 30 giugno 2009 e dovranno applicare le nuove regole a partire dal primo luglio 2010.

I biocidi sono principi attivi necessari per combattere gli organismi nocivi per la salute umana o animale e per combattere gli organismi che danneggiano i prodotti naturali o fabbricati, ma sono anche in grado di creare rischi per le persone, gli animali e l’ambiente. I rischi possono essere di vario tipo e non sempre uguali proprio perché ciò dipende dalle proprietà intrinseche della sostanza e dai relativi tipi d’impiego.

Ecco perché il legislatore europeo ha elaborato un quadro normativo relativo all’immissione sul mercato dei biocidi ai fini della loro utilizzazione prefiggendosi un elevato livello di protezione delle persone, degli animali e dell’ambiente. Ha fissato un elenco di principi attivi da esaminare prima di essere immessi sul mercato e prima di essere utilizzati come principi attivi. E lo ha fatto anche per le sostanze utilizzate nel trattamento del legno.

Quindi proprio perché potenzialmente pericoloso il thiamethoxam, è stato sottoposto a un esame preventivo dei rischi. La Spagna è stata designata come Stato membro relatore e il 27 luglio 2007 ha presentato alla Commissione la relazione dell’autorità competente accompagnata da una raccomandazione. E durante la 2° fase del programma decennale per l’esame sistematico di tutti i principi attivi in commercio l’Ue ha identificato un rischio “inaccettabile”per la salute umana e l’ambiente nel caso del trattamento in situ del legno in ambienti esterni e nel caso del legno trattato esposto alle intemperie.

Dunque gli stati membri, sulla base di quanto affermato dalla Comunità, a partire dal primo luglio 2010 potranno rilasciare, modificare o revocare le relative autorizzazioni e registrazioni per l’utilizzo di tali sostanze per preservare il legno. Però nel caso di impiego del thiamethoxam per il trattamento di legno destinato ad essere utilizzato in esterno ed esposto all’intemperie, le autorizzazioni potranno essere concesse solo previa presentazione di dati che dimostrino la possibilità di utilizzare il prodotto senza rischi inaccettabili per l’ambiente.

Comunque sia alla luce delle ipotesi fatte durante la valutazione del rischio, i prodotti autorizzati per uso industriale e professionale devono essere utilizzati con gli adeguati dispositivi di protezione personale, a meno che la domanda di autorizzazione non dimostri che è possibile ridurre ad un livello accettabile, con altri mezzi, i rischi per gli utilizzatori industriali e professionali.

E visti i rischi evidenziati per il suolo e l’ambiente acquatico le etichette e le schede di sicurezza dei prodotti ai quali è stata rilasciata un’autorizzazione per uso industriale devono indicare che il legno, subito dopo il trattamento, deve essere stoccato in un luogo riparato o su un ripiano duro e impermeabile per evitare emissioni dirette nel suolo o nelle acque e far sì che le eventuali emissioni siano raccolte a fini di riutilizzo o smaltimento.

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