[30/07/2008] Energia

Sarkozy allarmista boicotta il nuovo nucleare Italiano?

LIVORNO. La Francia è passata in pochi giorni da esempio di sicurezza nucleare a caso da prendere con le molle della minimizzazione, come fa il governo italiano, oppure da trampolino di lancio per Vladimir Putin che ormai dice che, nell´ambito della sicurezza nucleare, la Russia ha superato la Francia, la Gran Bretagna e gli Usa ed è seconda solo al Giappone. Pensando che la Russia ha costruito Cernobyl ed altre centrali di quel tipo ancora in funzione, viene un brivido nella schiena.

Lo stesso brivido che deve sentire Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace Italia per i continui incidenti nella centrale nucleare francese di Tricastin che secondo lui «non sono liquidabili con un semplice non è successo niente. La prima perdita di liquidi contenenti Uranio ha fatto scattare misure di radioprotezione nei confronti della popolazione, vietando l´uso dell´acqua di falda, la pesca e il nuoto nei corsi d´acqua. Il secondo incidente ha contaminato, inoltre, un centinaio di lavoratori con livelli di radioattività sopra la media consentita che, per gli addetti ai lavori, è 20 volte superiore alla dose massima per la popolazione. In questi giorni altri due "eventi" in Francia: alla centrale Edf di Saint-Alban (Liguadoca-Rossiglione) 15 lavoratori contaminati il 18 luglio e una perdita di liquidi radioattivi all´impianto di fabbricazione del combustibile di Areva a Romans-sur-isère (Rodano-Alpi)».

Legambiente invece la butta sull´ironia: «Il Governo Sarkozy boicotta il programma nucleare di Berlusconi. Ma non è che questo nuovo allarme per la centrale di Tricastin rientra in una manovra del Governo francese tesa a boicottare il programma nuclearista di Berlusconi?» Si chiede il presidente nazionale del Cigno verde Vittorio Cogliati Dezza, ma poi dal tono scherzoso passa a quello preoccupato per l´ennesimo allarme per un incidente accaduto in una centrale nucleare così vicina all´Italia: «Col nucleare c´è poco da scherzare ma le dichiarazioni così rassicuranti sulla non pericolosità dell´atomo del presidente del consiglio Silvio Berlusconi e del ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola provocano purtroppo un sorriso amaro: non si capisce come possano affermare che si tratta di una fonte energetica priva di rischi. E chissà che non arrivino ad accusare Nicolas Sarkozy di essersi schierato dalla parte degli ambientalisti per creare allarmismo e frenare il ritorno italiano all´atomo».

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