[30/07/2008] Energia

Rigassificatore Olt, per il Tar l´autorizzazione è illegittima

LIVORNO. Il Tar della Toscana ha accolto il ricorso di Greenpeace e quello del Comitato di Pisa e Livorno insieme a Medicina democratica e Forum Ambientalista contro il Rigassificatore offshore di Livorno-Pisa. Le motivazioni della sentenza non si conoscono ancora, anche se appare chiaro che l´autorizzazione a suo tempo concessa alla prima area marina industriale in un´area marina protetta è da considerarsi nulla.

Il ricorso era stato presentato a ottobre 2007 quando Greenpeace prima aveva sollevato dubbi sulla legittimità dell´operazione e in seguito aveva denunciato querllo che riteneva un falso in atto pubblico: “il Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che autorizzava l´impianto – spiega l’associazione ambientalista - mentiva nell´affermare che il Comitato di Pilotaggio del Santuario dei Cetacei aveva espresso un parere positivo sulla compatibilità tra rigassificatore e Santuario”.

"Non conosciamo ancora le motivazioni del Tar ma ne siamo sicuri: quel rigassificatore era e resta illegale” dichiara oggi Alessandro Giannì, responsabile della campagna Mare di Greenpeace. "Il mare non può essere dichiarato zona industriale, tanto più un’area dichiarata protetta come il Santuario dei Cetacei e i rigassificatori sono, per la Direttiva Seveso, siti industriali pericolosi. Sappiamo di altri progetti di rigassificatore offshore in Italia: ci opporremo a ogni ipotesi di industrializzazione del mare".

Greenpeace ha portato questa vicenda all´attenzione del segretariato del Santuario dei Cetacei (mai avvertito dalle Autorità italiane), del Parlamento Europeo e della Convenzione contro l´inquinamento marino (Marpol) per impedire che altri simili, folli, progetti vengano realizzati.

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