[31/07/2008] Rifiuti

Le precisazioni di Scheggi sull´impianto di Scarlino

LIVORNO. Dopo che nei giorni scorsi il presidente della Provincia di Grosseto aveva diffuso un comunicato per annunciare che l’amministrazione rinunciava ad acquistare una quota della società Scarlino Energia proprietaria dell’inceneritore del Casone, si sono scatenate una serie di polemiche e di interventi che hanno costretto lo stesso Scheggi a precisare meglio i motivi della sua scelta.

Oggi infatti il problema non è quello di essere pro o contro l’impianto di Scarlino Energia. La cosa infatti è del tutto ininfluente, dal momento che l’impianto esiste, è autorizzato per le biomasse, e tra qualche mese, se rispetterà le prescrizioni della legge e supererà la Valutazione d’impatto ambientale, sarà autorizzato anche ad impiegare Cdr.

«L’argomento della discussione è tutt’altro – spiega il presidente Scheggi - E riguarda la possibilità o meno per la Provincia di entrare a far parte della compagine sociale di Scarlino Energia, e le condizioni per il suo ingresso erano quelle previste nella delibera di giunta del novembre 2005, ribadite negli indirizzi votati dal Consiglio provinciale il 3 marzo 2007.

Da una valutazione degli atti istruttori, molto approfondita e rigorosa, alcune di quelle condizioni oggi non sono trasferibili in atti amministrativi. Nessun ripensamento, quindi, né revisione di strategie o valutazioni. Semplicemente rispetto del mandato ricevuto dal Consiglio».

Per questo motivo quindi, prima il presidente alla Giunta, poi la stessa al gruppo di maggioranza, avrebbe proposto la non acquisizione della quota.

«Vanno portate a compimento tutte le scelte di programmazione fatte con il Piano provinciale dei rifiuti e con il Piano industriale dell’Ato 9 Rifiuti – conclude il presidente della Provicnia di Grosseto ribadendo la posizione politica - coerenti con la legislazione nazionale e comunitaria, ma anche con il piano “ponte” messo a punto dall’Ato di area vasta Toscana Sud. In questo quadro – a prescindere da chi ne sarà il gestore – se supererà la Via e otterrà l’Aia, è utile per questo territorio che l’impianto del Casone di Scarlino integri la prevista dotazione impiantistica».


Torna all'archivio