[01/08/2008] Energia

Idroelettrico: necessità di regole certe

FIRENZE. No a moratorie generalizzate ma valutazioni caso per caso. Queste sembra essere in sintesi la posizione del Tribunale delle Acque sulla situazione abruzzese, che si pone quindi sulla stessa linea di quanto già evidenziato dalla Corte Costituzionale e dai Tribunali amministrativi regionali in merito a nuove concessioni di acqua pubblica da utilizzare per produrre energia. Con tre separate ordinanze cautelari pronunciate il 17 luglio scorso, il Tribunale superiore delle Acque pubbliche, ha sospeso l’efficacia di provvedimenti con cui gli uffici regionali abruzzesi hanno dichiarato l’improcedibilità di domande di concessioni di derivazione, per effetto della moratoria disposta con legge regionale n. 17/2007.

Il Tribunale delle Acque ha affermato che “la sospensione generalizzata, disposta dalla legge regionale Abruzzo n. 17 del 2007, del rilascio di nuove concessioni… suscita perplessità sotto il profilo della congruità e della proporzionalità”, precisando, inoltre, che «la sospensione ad nutum non è compatibile con la certezza delle situazioni giuridiche». Estrema soddisfazione arriva da Aper (Associazione produttori energia rinnovabile) «Finalmente registriamo in Abruzzo un barlume di buonsenso giuridico su un settore, quello della produzione di energia da fonte rinnovabile idroelettrica – dichiara Marco Pigni – direttore Aper - che avrebbe anche in tale Regione ancora un notevole potenziale di utilizzo, nella piena compatibilità territoriale ed ambientale, ma che finora è stato ingiustamente e fortemente penalizzato e nei fatti bloccato, come del resto in molte altre regioni». Si conferma comunque la necessità a livello nazionale, di una regolamentazione per il settore, snella non paralizzante ma che tuteli tutti gli interessi e che contempli a priori una rigorosa valutazione costi/benefici.

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