[05/08/2008] Energia

Prodotti energetici, l´Istat spiega quanto crescono i prezzi

LIVORNO. L’Istat ha reso noti gli “Indici dei prezzi alla produzione dei prodotti energetici” aggiornati a giugno 2008. E sono numeri che confermano l’esplosione dei costi a cui assistiamo (e che subiamo) negli ultimi mesi. Un dato su tutti prima di addentrarci nella lettura delle tavole statistiche: l’indice dei carburanti nel 2003 era pari a 91,0; nel 2004 104,6; nel 2005 124,6; nel 2006 138,6, mentre nel 2007 era sceso a 137,9. E nel giugno 2008?
180,3.

Le tavole statistiche – spiega l’Istat - consentono di approfondire l´analisi in serie storica (a partire dal 2003 fino all´ultimo dato mensile disponibile) dei prezzi dei prodotti energetici (raggruppamento principale di industrie dell´energia), distinguendone all´interno le sottosezioni CA (estrazione di minerali energetici), E (Energia elettrica, gas e acqua), DF (Prodotti petroliferi raffinati) e, con riferimento a quest´ultima (Prodotti petroliferi raffinati), allargando il dettaglio degli indici, articolati in: carburanti, prodotti per il riscaldamento, altri combustibili e lubrificanti, bitumi.

Gli indici – spiega sempre l’Istituto statistico ricordando che i dati di giugno sono comunque provvisori - sono calcolati a partire dalle quotazioni di prezzo relative a un paniere di prodotti cui è associata una lista di imprese che fabbricano e destinano alla vendita i propri prodotti. Il prezzo alla produzione è un prezzo ex-fabrica, che non include l´iva.

L´indice elementare di prodotto è ottenuto per media dei micro-indici associati a ciascuna quotazione di prezzo. Gli indici sintetici, calcolati con la formula di Laspeyres, sono calcolati secondo le aggregazioni della classificazione Nace. La rilevazione dei prezzi alla produzione ha carattere mensile e il dato viene pubblicato 30 giorni dopo la fine del periodo di riferimento.

Andiamo dunque avanti dando un po’ di numeri: Per quanto riguarda l’Estrazione di minerali energetici (Ca), l’indice nel 2003 era pari a 109 ma nel 2004 era sceso a 103,3. Boom tra il 2005 (118) e il 2006 (151,3, pari a +28% rispetto all’anno prima) per poi calare nel 2007 145,5 e di nuovo salire moltissimo nel 2008: 169,7. La stessa corsa l’hanno fatta i Prodotti petroliferi raffinati (DF), partiti con un indice a giugno 2003 pari a 90,7 e arrivati a 183,7 (crescita costante, tranne tra il 2006 e il 2007 senza praticamente variazione, e con un balzo tra l’anno scorso e il giugno 2008 del 32,4%.

Spaventosa anche l’accelerazione degli indici dei prezzi dei prodotti per il riscaldamento passati dal 91,9 del 2003 al 191,6 del giugno 2008. E pensare che tra il 2006 e il 2007, invece, c’era stato un calo del 3,5% (144 contro 139).

Alla fine gli indici che hanno avuto una variazione forte ma meno degli altri sono quelli dei bitumi e di energia elettrica, gas e acqua. I primi infatti da 105,5 del 2003 sono arrivati a 147,8 mentre i secondi da 105,2 a 165,9. Tutti i dati confermano che il trend di aumenti costante ha comunque avuto un balzo enorme in questi primi sei mesi del 2008. Difficile per noi interpretare fino in fondo il valore di questi indici, ma è evidente almeno che l’accelerazione di quest’anno è causata dai prezzi altissimi (e mai raggiunti negli ultimi 5 anni) delle materie prime. Se si incrociano quindi questi dati con quelli dei consumi di carburanti, dei consumi di energia elettrica, e ci si aggiungono quelli sui flussi di materia, si capisce quanto l’Italia sia ancora lontana da una qualche sostenibilità ambientale e sociale.

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