[06/08/2008] Energia

Anche Milano avrà il suo Ecosun building

LIVORNO. Nel 2009 a Milano nei pressi dell’Università Bicocca sorgerà l’Ecosun building, la palazzina ecologica a elevato risparmio energetica di Classe A. Schermature solari, eliminazione ponti termici, coperture ventilate, strutture verticali trasparenti, impianto termico, impianto di riscaldamento radiante, impianto di ventilazione meccanica, energia elettrica da pannelli fotovoltaici e orientamento ottimale sono gli elementi che caratterizzano il progetto (presentato per la prima volta in aprile a “Fa la cosa giusta” di Milano) firmato dall’architetto Gianmaria Baraldi di Arch&Arch.

Il progetto dell’edificio a uso abitativo prevede dunque una struttura stratificata a secco costituita da una serie di pannelli con spessori e densità opportunamente dimensionata per ottimizzare l’isolamento termico ed acustico. Un sistema che permette di ottenere uno sfasamento temporale di 8 ore innescando il favorevole ciclo di raffrescamento diurno degli interni dell’edificio grazie al fresco accumulato durante la notte. La finitura esterna delle strutture in intonaco sfrutta inoltre la tecnica “lotus”, che consente l’auto pulizia della facciata.

L’asse principale dell’edificio è perfettamente orientato secondo la direttrice Est-Ovest in modo da aumentare la superficie esposta a Sud massimizzando l’irraggiamento solare nel periodo invernale. Le linee curve dei terrazzi sono progettate per proteggere le vetrate dall’elevato irraggiamento solare nel periodo estivo, e scaldare gli appartamenti durante le ore di sole del periodo invernale. E i raccordi termoisolanti, inseriti tra la soletta interna e quella a sbalzo dei terrazzi, impediscono al calore dell’edificio di disperdersi nell’ambiente.

Ma il punto di forza dell’Ecosun building è l’impianto termico che sfrutta l’energia del sole solo parzialmente integrata da una piccola caldaia a condensazione. Inoltre l’accumulo stratificato di acqua calda consente di prelevare sempre la quantità desiderata esattamente alla temperatura di cui si ha bisogno. Ogni unità è dotata di una centralina di termoregolazione, di un contabilizzatore con interfaccia bus, di un deumidificatore, di sonde e contatori di acqua ed energia. Tutto ciò permette quindi sia la completa indipendenza per regolazioni e consumi sia i vantaggi energetici di un impianto condominiale.

Tanto che confrontando, nell’arco di vita di 30 anni, i costi di riscaldamento, di produzione dell’acqua calda sanitaria, di condizionamento estivo e delle spese elettriche condominiali tra un appartamento di Ecosun Building con quelli di un appartamento tradizionale di Milano, si calcola che il risparmio del nuovo edificio eco-compatibile sia di circa 150mila euro.

Il settore civile è uno dei settori che maggiormente incide sull’uso dell’energia: gran parte dell’energia che arriva nelle città attraverso tubature, cavi e autocarri viene usata dagli edifici sia per costruirli e farli funzionare sia per rendere gli interni confortevoli per gli occupanti.

A livello mondiale, l’illuminazione delle città è responsabile di quasi il 20% del consumo totale dell’elettricità. E gran parte di questo consumo avviene quando ancora il sole splende. Questo spreco energetico – così come dimostra anche il progetto del futuro edificio milanese - può essere ridotto con una serie di accorgimenti progettuali quali ad esempio, lo sfruttamento della luce naturale, l’uso di specchi, di vernici riflettenti e di sistemi di ombreggiature che fungono da schermo riducendo il riflesso ma permettendo alla luce di penetrare nell’appartamento.

La tecnologia è arrivata infatti al punto di permettere tutto questo: l’utilizzo di determinati materiali e di tecniche appropriate non solo sopperisce al bisogno di illuminazione ma ne abbassa notevolmente i costi, i consumi e riducendo il bisogno di arai condizionata.

Gli edifici “verdi” utilizzano questi e altre tecniche proprio con lo scopo di ridurre il più possibile l’uso di energia, diminuire il fabbisogno energetico dell’edificio e migliorare le prestazioni di efficienza. Dunque una progettazione che segue i criteri della sostenibilità nel costruire come lo è l’efficienza energetica. Ma non è il solo criterio perché anche l’utilizzo di materiali inerti provenienti dal circuito del recupero possono garantire un risparmio di materia prima così come la riqualificazione delle volumetrie esistenti può garantire risparmio del territorio.

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