[07/08/2008] Rifiuti

La seconda vita e il mercato parallelo delle auto demolite

ASCOLI. Le auto che una volta venivano demolite in uso privato oggi vengono radiate per esportazione.
La radiazione per l’ esportazione dovrebbe avvenire presso la Motorizzazione Civile la quale dopo aver controllato che l’auto sia senza ipoteche e con revisione regolare già fatta , danno una targa di carta che servirà all’auto per arrivare fino al paese cui è stata destinata. Ma così non avviene, molte di esse vengono radiate presso agenzie di pratiche automobilistiche che non chiedono nulla e a volte tali auto sono dei ruderi o auto talmente incidentate che solo un mago potrebbe ripararle. Una volta che l ‘ auto arriva nel paese di destinazione viene ritargata e spesso circolano nel nostro Paese.

I° fenomeno: le auto Euro 0-1-2 che in Italia vengono considerate rifiuti una volta esportate vengono poi reimmatricolate con targa bulgara o romena e ritornano di nuovo da noi non come rifiuto ma come auto.

2° fenomeno: le auto incidentate tornano da noi nuove perché qualcuno aveva già rubato lo stesso modello e una volta sostituito il telaio e la targhetta, nessuno controllerà più tale auto che avrà anche fatto svariati passaggi. Il tutto avviene con un giro di soldi in nero che solo il traffico di armi o droga o soldi falsi può produrre. Un fenomeno allarmante lo ha scoperto l’ ispettore Farroni della Polizia Stradale di Ascoli Piceno vedendo una crescita di auto targate straniere che pagano pochissimo come tassa di circolazione e assicurazione che non rispettano il codice della strada e spesso superando di gran lunga la velocità agli autovelox ma in realtà i proprietari non venivano mai rintracciati perché senza fissa dimora.

Questo fenomeno si può verificare anche presso i demolitori che illegalmente esportano le auto, addirittura scopriamo che molti non fanno dogana in Italia perché transitano fino ad Amburgo dove deve solo risultare che l’auto non sia rubata. Poi altri passano per agenzie di Genova che anche qui fanno passare tutto.

Per i camion demoliti, basta dichiarare che il camion sia rotto e metterlo sopra ad un altro mezzo o essere esportato come pezzi di ricambio, una volta arrivato nel Paese extra-comunitario basta rimetterlo in moto che ritorna camion o se era stato tagliato risaldandolo ritorna a circolare.
Molti concessionari demoliscono quasi tutto per esportazione e addirittura facendosi dare soldi per la rottamazione. Molte rottamazioni statali finiscono per esportazione.

Poi altro fenomeno sono le auto dei Carabinieri, dell’Esercito, della Finanza e della Polizia di Stato che anch´esse possono finire all’estero in quanto le gare d’asta sono aperte a tutti e con i mini passaggi poi si fa la demolizione per esportazione.

Non parliamo poi delle assicurazioni che non si preoccupano del fine-vita dell’auto e lasciano ai proprietari stessi l’opportunità di rivendere la carcassa la quale finirà poi per quei canali di auto rubate.

I pacchi di carrozzeria oggi hanno preso la strada per paesi stranieri come Austria, Slovenia, impoverendo sempre più l’Italia di rottame, il fluff viene smaltito in Germania a prezzi altissimi per cui domani saremo sempre meno competitivi, mettendo a rischio molte nostre aziende e molti posti di lavoro.
Penso di averLe fatto un quadro generale della situazione che a mio avviso sembra già drammatica.

* Vice Presidente C.A.R. (Confederazione autodemolitori riuniti)

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