[11/08/2008] Energia

I francesi vendono Epr in Cina per raggiungere il 5% nucleare

LIVORNO. Électricité de France (Edf) e China Guangdong nuclear power holding company (Cgnpc) hanno sottoiscritto a Pechino un accordo per la costruzione di due centrali nucleari EPR. La partecipazione di Ef al progetto raggiunge il 30% per 50 anni, il massimo concesso dalle leggi cinesi e la multinazionale francese diventa così investitore nella produzione del nucleare in Cina.

I lavori preliminari per la centrale di Taishan 1 sono stati già avviati nel 2007, sul modello della centrale francese di Flamanville 3. L´entrata in servizio del primo impianto Epr cinese è prevista a fine 2013 il secondo nel 2015.

Altri giganti del nucleare, Areva e Alstom, forniranno equipaggiamenti nucleari e turbine.

Cgnpc è il primo operatore nucleare della Cina e gestisce le centrali di Daya Bay (nella foto) e Ling Ao, vere e proprie teste di ponte per il rifornimento di una bella fetta di industria cinese.

Edf e Cgnpc sono vecchi amici e hanno già in campo collaborazioni a livello internazionale, gli accordi finali prevedono una joint venture sino-francese chiamata Guangdong Taishan nuclear power (Tnpc) che dovrebbe aiutare non poco la Cina a raggiungere il nuovo obiettivo di produzione di energia elettrica dal nucleare che il governo di Pechino ha fatto salire dal 4% al 5% per il 2020.

La Cina intende accelerare lo sviluppo del nucleare nelle regioni costiere e Piani di sviluppo sono pronti per le aree interne.

Intanto la China national nuclear corporation (Cnnc) e la China first heavy industries hanno firmato un accordo per l´acquisto di 4 reattori nucleari ad acqua pressurizzata da un milione di kW l´uno che verranno installati nelle province orientali di Zhejiang e Fujian.

La Cina possiede attualmente 11 generatori nucleari, per una potenza installata di 9,08 milioni di kW, l´1,3% del totale della produzione elettrica del Paese.

Torna all'archivio