[11/08/2008] Comunicati

Londra, manifestanti vegan scalano mercato carne contro climate change

LIVORNO. Manifestanti per il cambiamento del clima hanno scalato il mercato della crane Smithfield di Londra e srotolato uno striscione a favore dei veganiani. La notizia è stata pubblicata dal Telegraph la versione ondine) e spiega che i due uomini, che hanno stazionato in cima al complesso vittoriano, sullo striscione hanno scritto: «Il 18% dei gas serra sono prodotti dall’allevamento di animali. Combattete il climate chane: diventate veganiani».
Paul Jacobs, portavoce dei manifestanti, ha detto: "Il Climate change è una delle più grandi e più imminenti minacce che abbiamo di fronte, e il contributo negativo dell’allevamento deve essere più ampiamente conosciuto». «Nel 2007 una relazione delle Nazioni Unite per l´Alimentazione e l´Agricoltura ha scoperto che l´allevamento e la pesca industriale attualmente rappresentano il 18 per cento delle emissioni globali di gas serra. Ciò è ancor più del 13,5 per cento causato dai trasporti».

Jacobs ha aggiunto: "Stiamo chiedendo al governo di fornire informazioni sul ruolo determinante che l´agricoltura svolge per il cambiamento climatico, e di renderlo un problema».
«Non vi è stata alcuna dichiarazione del problema e il pubblico in generale non ha alcuna idea di queste statistiche. Tutti i principali partiti politici sostengono di affrontare il cambiamento climatico, ma nessuno di loro ha affrontato in alcun modo questa parte». Smithfield, Charterhouse Street, a nord di Londra, è stato il sito del commercio di bestiame per più di 800 anni. Attualmente fornisce carne e prodotti di origine animale a macellerie, negozi e ristoranti in tutta la capitale.

Un portavoce dell´ufficio del sovrintendente di Smithfield Market, ha dichiarato: «Noi non abbiamo alcun commento da fare. Stiamo solo cercando di affrontare la cosa con le persone che stanno sul tetto».
Alla domanda su quali azioni lui e i dimostranti intendono richiedere, Jacobs ha dichiarato: "Anche se vorremmo che se tutti adottassero una dieta vegana (Il veganismo è una stile di vita che segue una dieta puramente vegetariana ovvero non magiare alcun prodotto derivante dagli animali o dal loro sfruttamento, ndr) non vogliamo imporre modi di vita alla gente. Ma riteniamo che debba esserci più informazione e politiche che incoraggino le persone a cambiare, forse anche aumentando le imposte sulla produzione e il consumo di prodotti di origine animale».
In una pre-dichiarazione scritta, Chiara Whitney, uno degli attivisti, ha detto: «Una dieta basata sul consumo di carne non è più sostenibile con i cambiamenti climatici che minacciano il pianeta, i suoi ecosistemi, e le persone che dipendono da loro».

Al di là di come la si pensi, quanto sostenuto dai manifestanti è vero. Come del resto andrebbe aggiunto nel conto il contributo in termini di emissioni che anche l’agricoltura – quella industriale soprattutto – dà ai cambiamenti climatici. La sostenibilità ambientale, lo abbiamo detto tante volte, comincia dal piatto. Essere consapevoli di cosa e di quanto ha un impatto sull’ambiente è un primo passo fondamentale che i governi per primi dovrebbero fare. Nessuno può imporre una corretta alimentazione in termini di sostenibilità ambientale e sociale, creare però le condizioni per raggiungere questo obiettivo non solo è possibile e auspicabile, ma ormai imprescindibile per non segare il ramo sul quale stiamo tutti seduti.

Torna all'archivio