[12/08/2008] Trasporti

Incremento record dei ciclisti a Londra: ora non bastano più i parcheggi!

LIVORNO. Ci sono momenti storici durante i quali da situazioni critiche ne possono nascere di virtuose. Questi mesi di boom del costi dei carburanti rappresentano quel momento e così quella che arriva da Londra, dove da quanta gente utilizza le bici mancano addirittura i parcheggi per i mezzi a due ruote, va presa come un’ottima notizia. Da cogliere al volo, evidentemente, per costruire nella City più posteggi e anche più piste ciclabili azione questa che contribuirebbe, insieme all’ingiustamente criticata Congestion charge, ad una riduzione importante del traffico cittadino e delle emissioni di gas serra.

Spiegano le agenzie di stampa che l’inchiesta dalla quale scaturisce la notizia è del tabloid Evening Standard che segnala appunto che molte stazioni della metropolitana londinese e ferroviarie non dispongano di sufficienti posteggi per le bici. Secondo l´inchiesta del quotidiano per fronteggiare al meglio la diffusione costante del mezzo a due ruote, Londra necessiterebbe di almeno 100mila posti. Sono invece 25mila i posteggi attualmente disponibili.

Il Network Rail, l´ente gestore della rete ferroviaria, ha già programmato ben 500 posti nella nuova stazione internazionale di King´s Cross. Secondo stime ufficiali a Londra si effettuano circa 500mila viaggi in bici, con un incremento del 91% rispetto al 2000: la maggior parte dei ciclisti però si trova costretta a lasciare il mezzo per le strade del centro.

Le municipalità hanno fatto richiesta all´azienda di trasporti londinesi Transport of London, di installare nelle stazioni della metropolitana le apposite basi per le bici. «So che i municipi si stanno attrezzando per installare delle apposite postazioni, ma al momento non sono sufficienti perché non tengono il passo dell´incremento del numero di biciclette. Troppo spesso si notano ciclisti impegnati a incastrare la bici in parcheggi che già ne ospitano due», ha dichiarato Tom Bogdanowicz, portavoce della Campagna Londra Ciclabile.

Insomma, la strada ora è un po’ più spianata e anche se le coscienze dei cittadini non sono più ambientaliste ma solo più attente a risparmiare, le istituzioni di tutte le grandi città, ma anche dei piccoli centri pianeggianti dove la bici può essere usata tranquillamente, dovrebbero cavalcare l’onda lunga del caro greggio per fare interventi strutturali importanti e duraturi. Che oggi troverebbero, crediamo, ben pochi oppositori anche tra quelli che non amano gli ecologisti…

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